Guarducci, Marcello
Italia • Trento, 11 luglio 1956 • Specialità: 100 m, 200 m stile libero
Marcello Guarducci era meno dotato atleticamente rispetto ai grandi velocisti con cui dovette scontrarsi nella sua carriera internazionale; tuttavia, ben pochi potevano vantare la sua perfetta tecnica di nuotata. Trentino di origine, amò sempre gli sport della montagna, in particolare sci e ciclismo, ma trovò nel nuoto l'attività fisica in cui esprimere un talento atletico fuori del comune. Le sue doti attirarono l'attenzione del commissario Bubi Dennerlein, che lo volle al Centro federale dell'Acqua Acetosa di Roma. Dennerlein ne seguì la carriera fino al 1982, quando Guarducci, ormai ventiseienne, passò ad allenarsi con Gianfranco Saini. Il suo primo successo internazionale fu la medaglia di bronzo vinta a diciannove anni ai Mondiali di Cali (Colombia) nel 1975 nella staffetta 4x100 m stile libero, con i compagni Claudio Zei, Roberto Pangaro e Paolo Barelli, poi presidente della Federazione e senatore della Repubblica. In quell'occasione fu anche finalista nei 100 m stile libero. Nella successiva annata agonistica affrontò con grande convinzione l'avventura olimpica di Montreal 1976 vincendo la semifinale dei 100 m stile libero ed entrando in finale con il secondo tempo assoluto. Fu quella la prima volta che un nuotatore italiano sembrò essere veramente vicino alla conquista della prima medaglia olimpica del nuoto maschile. Nella finale, però, l'americano Jim Montgomery polverizzò il primato del mondo e superò la barriera dei 50 secondi; Guarducci, forse meno concentrato rispetto alla semifinale, terminò quinto. Era comunque un grandissimo risultato, al quale seguì l'anno successivo la conquista di due medaglie di bronzo nei 100 e nei 200 m stile libero e di quella d'argento nella staffetta 4x100 m stile libero nei Campionati Europei di Jönköping (Svezia). La stagione 1977 doveva ancora riservargli la soddisfazione della conquista del primato europeo dei 100 m stile libero, che Guarducci realizzò l'8 settembre a Chiavari, vincendo la finale dei Campionati italiani estivi con il tempo di 51,25″. Nella terza edizione dei Campionati del Mondo (Berlino 1978) fu quarto nei 100 m stile libero dietro agli americani David McCagg e Jim Montgomery e al tedesco Klaus Steinbach. Nel 1979 uscì vittorioso nei 100 m stile libero dai Giochi mondiali universitari di Città del Messico, pur essendo entrato in finale con l'ottavo e ultimo tempo utile.
Tesserato per l'arma dei Carabinieri, quando gli statunitensi nel 1980 boicottarono i Giochi di Mosca rinunciò alle Olimpiadi, come tutti i militari dei paesi aderenti alla NATO. Tre anni dopo Guarducci conquistò a Roma, durante i Campionati d'Europa, la medaglia di bronzo nella staffetta 4x200 m stile libero; un mese dopo a Casablanca infranse per l'ultima volta in carriera il primato dei 100 m stile libero, nuotando la distanza in 50,99″ nella prima frazione della staffetta 4x100 m stile libero. L'anno successivo conquistò il diritto di partecipazione ai Giochi di Los Angeles 1984, dove le sue speranze e quelle di tutti gli italiani, legate alla possibile conquista di una medaglia di staffetta con la fortissima 4x200 m azzurra (Guarducci, Giovanni Franceschi, Marco Dell'Uomo e Paolo Revelli) furono vanificate da un errore di Fabrizio Rampazzo, che venne impiegato nella batteria di quella gara. Erano passati dodici anni dalla sua prima presenza a Monaco di Baviera e Marcello li aveva spesi mettendo insieme una medaglia ai mondiali, 4 agli europei, undici titoli italiani, quattordici primati italiani e un record europeo.
Guarducci è stato il vero ambasciatore del nuoto italiano tra il 1975 e il 1985: successe a Novella Calligaris nei cuori della gente e grazie alla sua esuberante presenza seppe sempre conquistare la ribalta.