Scrittore e pubblicista italiano (Varese 1918 - Milano 1994). Dopo gli studi presso la Scuola normale superiore di Pisa fu lettore di italiano in Germania; partecipò alla campagna di Russia con l'ARMIR e aderì alla Resistenza dopo l'armistizio. Figura poliedrica d'intellettuale, trovò nel marxismo e nella psicanalisi i suoi principali punti di riferimento culturale. Fu tra i fondatori di diversi periodici: Utopia (1969), che diresse fino al 1971; Il piccolo Hans (1974), rivista d'impianto freudiano su cui pubblicò articoli e saggi di teoria e critica d'argomento letterario e filosofico; Alfabeta (1979). Al 1968 risale il suo esordio nella narrativa con Sorella H, libera nos, cui hanno fatto seguito Conspiratio oppositorum (1971) e Le donne non la danno (1982), romanzi che rivelano una forte tensione politica e utopica. Al genere memorialistico si riallaccia Lettera da Kupjansk (1987), resoconto della sua esperienza di guerra in Russia. Tra le sue opere saggistiche più rilevanti: Breve storia dello Stato unitario (1960); Memoria della resistenza (1974); Considerazioni attuali sulla guerra e la morte (1982); Gli intellettuali nella storia dell'Italia unita (1987); Lineamenti di antropologia marxiana (post., 1996).