Uomo politico olandese (n. L’Aia 1967). Si è avvicinato alla politica fin da ragazzo e durante gli studi universitari (Leida) ha presieduto l’organizzazione giovanile del partito liberal-conservatore VVD (Partito popolare per la libertà e la democrazia). R. ha conciliato a lungo l’attività politica con gli impegni manageriali (per la multinazionale Unilever); a partire dal 2002, però, la carriera pubblica ha assunto un peso crescente. Già segretario di Stato per gli Affari sociali e l’occupazione (2002-04) e segretario di Stato per l’Istruzione (2004-06), è leader del VVD dal 2006. Uscito vittorioso dalle elezioni del 2010, R. ha assunto la carica di primo ministro; il governo di coalizione del giovane premier, però, non ha trovato un accordo sulla riduzione del deficit pubblico (sotto il 3% secondo i parametri di Bruxelles) e nell’aprile 2012 è stato costretto a dimettersi dopo il rifiuto del leader dell'estrema destra G. Wilders di votare le misure di austerità; le elezioni tenutesi nel settembre successivo hanno comunque visto l'affermazione dei liberali e filoeuropeisti di R., che nel novembre 2012 è tornato alla guida del Paese in un governo di coalizione con il Partij van de Arbeid (Partito del Lavoro). Le elezioni legislative del marzo 2017, seguite nell’Unione europea con preoccupazione per il rischio della deriva xenofoba e populista rappresentata da una vittoria di Wilders, dato in testa nei sondaggi fino a pochi giorni dal voto, hanno invece ribadito la vocazione europeista e liberale del Paese, sancendo l’affermazione del VVD (21,2%, 33 seggi), che pur in flessione rispetto alle consultazioni del 2012 si è confermato primo partito, seguito dal Partij voor de Vrijheid (Partito della libertà) di Wilders (13,1%, 20 seggi), comunque in crescita; nell'ottobre successivo, riconfermato alla guida del Paese, R. ha formato un governo di coalizione costituito da forze politiche eterogenee, tra cui il VVD, i progressisti del Christen-Democratisch Appèl e i socioliberali del gruppo Democraten 66. Alle elezioni europee svoltesi nel maggio 2019 il VVD del premier si è collocato come seconda forza politica del Paese ottenendo il 14,6% dei consensi, preceduto dai laburisti (18,1%), mentre il PVV di Wilders ha subìto una netta flessione, non raggiungendo la soglia del 3,85% e non ottenendo seggi all'Eurocamera. Il VVD di Rutte ha vinto anche le elezioni politiche svoltesi nel marzo 2021, aggiudicandosi 33 seggi su 150, mentre il PVV di Wilders ha ottenuto 20 seggi; il quarto esecutivo guidato dall'uomo politico si è insediato nel gennaio 2022, dopo dieci mesi di stallo per la difficoltà di trovare una coalizione con una solida maggioranza in Parlamento, rassegnando nel luglio 2023, dopo il fallimento del negoziato sulle nuove misure da adottare in merito alla questione immigratoria, le dimissioni e il ritiro dall'attività politica.