MARSCHALL von Bieberstein, Adolf
Diplomatico tedesco, nato a Neuershausen in Brisgovia il 12 ottobre 1842, morto a Badenweiler il 24 settembre 1912. Entrato dapprima nella magistratura del granducato di Baden, divenne nel 1875 membro della camera alta di tale stato e dal 1878 sedette nel Reichstag fra i deputati conservatori. Nel 1883 fu nominato plenipotenziario del governo del Baden al Bundesrat e nel 1890 fu prescelto dal cancelliere G. L. v. Caprivi come segretario di stato per gli Affari esteri dell'impero, nel 1894 promosso ministro.
Avversario del principe di Bismarck e degli agrarî dell'estrema destra, il M. si alleò al potente barone F. A. v. Holstein, assumendo la responsabilità di una politica antinglese e antirussa. Il punto critico di tale atteggiamento fu costituito dal famoso telegramma dell'imperatore Guglielmo II al presidente della repubblica del Transvaal S. J. P. Kruger, che scavò un abisso incolmabile fra il popolo inglese e il tedesco e il cui testo fu scritto appunto dal M. Questi fu pure favorevole alla denuncia del trattato segreto di riassicurazione concluso dal Bismarck col governo russo e contribuì pertanto a gettare lo zar nelle braccia della Francia. Ambiziosissimo, il M. cercò di costituirsi una base parlamentare con intese col centro cattolico e con gli stessi partiti di sinistra, mirando probabilmente a sostituire il cancelliere principe Clodoveo Hohenlohe che, succeduto al Caprivi, aveva conservato il M. come ministro degli Esteri. Queste manovre finirono con lo scontentare sia il Hohenlohe, sia l'imperatore, che si decisero nel 1897 a sostituire il M. con B. von Bülow.
Il M. fu allora nominato ambasciatore a Costantinopoli dove rimase per 15 anni, assumendo via via una posizione sempre più importante di consigliere del sultano e dei ministri ottomani e ottenendo in cambio grandi favori per la Germania, segnatamente la concessione della ferrovia di Baghdād. Naturalmente, per mantenere questa posizione, il M. dovette atteggiarsi a paladino dell'islamismo, avversando fin che gli fu possibile le aspirazioni dell'Italia su Tripoli e della Francia nel Marocco.
Nel 1907 il M., pur rimanendo ambasciatore a Costantinopoli, fu inviato come primo delegato tedesco alla seconda conferenza dell'Aia, dove avversò con energia e fortuna i disegni inglesi di limitazione degli armamenti e si adoperò per contenere l'attività della conferenza nel senso della conclusione di trattati d'arbitrato e nella costituzione di una corte arbitrale permanente. Nel 1912 il governo tedesco trasferì il M. dall'ambasciata di Costantinopoli a quella di Londra, dove il vecchio diplomatico, sebbene preceduto dalla fama della sua politica antinglese, lasciò sperare di voler concludere accordi per il disarmo navale che assicurassero la pace, coronando la sua carriera con insperati successi. Invece la morte colpì il M. durante le vacanze autunnali.