(fr. Martinique, alterazione del nome caribico Madinina) Isola delle Piccole Antille (1128 km2 con 399.000 ab. nel 2006), dipartimento francese d’oltremare; capoluogo Fort-de-France.
L’isola, di origine vulcanica, ha forma irregolare, è lunga 80 km e larga al massimo 30. Nella parte meridionale, le montagne superano di poco i 500 m; l’erosione le ha parzialmente demolite facendo scomparire gli antichi crateri. Nella parte settentrionale s’innalzano i Pitons du Carbet (1207 m) e il Monte Pelée (1350 m), una cui disastrosa eruzione nel 1902 distrusse la città di Saint-Pierre, provocando molte migliaia di vittime. La M. è una delle Piccole Antille dal clima più salubre: le temperature medie annue oscillano intorno ai 26 °C nelle zone meno elevate, e le piogge (abbondanti da maggio a luglio) favoriscono lo sviluppo di rigogliose foreste.
I Caribi che abitavano la M. furono in parte eliminati e in parte deportati dai Francesi; poi sostituiti da schiavi africani, che lavoravano nelle piantagioni di canna, tabacco e caffè. Quando, nel 1848, fu abolita la schiavitù, cominciò l’importazione di Cinesi e di Indiani; ora la popolazione è costituita soprattutto di mulatti (il 93% ca.), la cui lingua è il francese e che professano prevalentemente la religione cattolica (quasi l’86%). La distribuzione della popolazione varia notevolmente e l’area di più fitto insediamento è la piana di Le Lamentin, mentre alcune zone settentrionali dell’isola sono quasi disabitate. La principale risorsa economica è l’agricoltura: si è contratta la produzione della canna da zucchero (215.000 t nel 2007), un tempo principale voce del settore, mentre è aumentata quella delle banane (300.000 t nel 2007). Malgrado lo sviluppo del turismo, l’economia dell’isola è debole e condizionata dalla scarsa produttività industriale, dalla dipendenza dalle esportazioni agricole, dall’ipertrofia del settore terziario e dall’elevata crescita de;mografica; inoltre continua a dipendere in maniera accentuata dagli aiuti della madrepatria. L’unità monetaria è l’euro.
Raggiunta da C. Colombo nel suo quarto viaggio (1502), ma trascurata dagli Spagnoli, l’isola fu colonizzata dai Francesi a partire dal 1635. Possedimento della Compagnia delle Indie Occidentali (1664), poi della corona dal 1674, fu più volte attaccata dagli Inglesi, che la occuparono nel 1762-63, nel 1793-1802 e nel 1809-14. Dipartimento d’oltremare dal marzo 1946, la M. ha visto l’affermazione, fin dagli anni 1950, delle forze nazionaliste e di sinistra, che rivendicano una maggiore autonomia; non mancano anche spinte indipendentiste.