Pittore (Orta di Atella o Frattamaggiore 1585 - Napoli 1656). Allievo di F. Santafede, fu a Roma nel 1517-18 e in varie riprese fino al 1630, quando si stabilì a Napoli. A Roma la conoscenza dei caravaggeschi e delle opere dei Carracci, oltre che di Domenichino e G. Reni (presenti in quegli anni anche a Napoli) lo spinse a un tentativo di mediazione tra le due maniere. Dopo il marcato naturalismo delle prime opere (Storie del Battista, Madrid, Prado), guardando a S. Vouet e G. Reni, elaborò uno stile caratterizzato da forme eleganti e raffinato cromatismo, dai toni chiari e luminosi (affreschi nel Gesù Nuovo, 1639-40; nelle cappelle di S. Bruno, 1631-37, e del Battista, 1644-45, certosa di S. Martino). Personalità di primo piano a Napoli, vi esercitò un profondo influsso anche nell'apertura verso il barocco, evidente nelle ultime opere (Annunciazione, 1655, Marcianise, parrocchiale).