Massoneria
Associazione segreta dei cdd. liberi muratori. Si costituì, a partire dal 17° sec., principalmente in Inghilterra e in Scozia, allo scopo di svolgere opera di assistenza e di beneficenza tra gli associati secondo gli ideali cristiani. Nei secoli ha subito profonde trasformazioni, assumendo un ruolo culturale e talvolta politico. Il nome deriva dalle antiche associazioni medievali di mestiere dei muratori e degli architetti (dal fr. franc-maçon «libero muratore»), i cui membri si tramandavano segretamente le regole del loro lavoro perche nessun altro esterno all’associazione ne venisse a conoscenza; insieme con le regole circolavano saperi filosofici e matematici di varia natura. I primi gruppi di massoni, in Scozia, cominciarono ad aprire le loro riunioni anche a persone estranee al mestiere, che col tempo divennero la maggioranza; quindi la M. si trasformo in associazione con prevalenti interessi filosofici, religiosi e culturali, non più con intenti essenzialmente pratici. Tuttavia mantenne il carattere segreto delle riunioni, i nomi e i simboli con cui gli affiliati comunicavano tra loro. Ogni gruppo prese il nome di «loggia» e i suoi membri erano divisi nei tre livelli di «apprendista», «massone» e «maestro». Nella seconda metà del Seicento, la crescita del numero dei massoni richiese che fossero stabilite nuove regole. Nel 1723 la Gran loggia di Londra fece redigere le Costitutions, in cui si definirono i doveri massonici e i regolamenti interni. La Gran loggia di Londra si diffuse poi con eccezionale rapidità anche nel continente europeo. In Italia la prima loggia «di rito inglese» fu aperta a Firenze nel 1738 per iniziativa del granduca Francesco Stefano di Lorena. Nonostante la condanna ufficiale di papa Clemente XII (1738), la M. si estese sempre più capillarmente nella società europea, sulla base di ideali di tolleranza religiosa, di libera partecipazione fuori dalle regole dell’obbedienza alle Chiese, di attenzione alle scienze e all’avanzamento della cultura. Si costituirono nuovi riti massonici, divisi tra loro in base agli orientamenti politici e alle specificità nazionali. Nel 1789, allo scoppio della Rivoluzione francese, i legami tra M. e politica si fecero più stretti; molti deputati dell’Assemblea nazionale erano massoni e alcuni club politici si ispirarono allo schema organizzativo della Massoneria. Nel corso dell’Ottocento la M. assunse un ruolo politico, per lo più di carattere laico e patriottico. In Italia fu sciolta dal regime fascista (1925) perché giudicata un’associazione di oppositori e i suoi beni furono confiscati. Risorta dopo il 1944, la M. italiana ha vissuto fasi alterne e si è esposta a trame economiche e politiche, in partic. negli anni Settanta con le attività della loggia P2 di L. Gelli, poi sciolta, che fu al centro di inchieste giudiziarie e parlamentari.
si veda anche La Massoneria