Pratica fisioterapica fondata su una serie di manipolazioni cui vengono sottoposti i tegumenti, i muscoli e altri organi allo scopo di migliorare l’irrorazione sanguigna, di attivare i processi riparativi ecc. L’uso terapeutico del massaggio manuale era già praticato dai Cinesi e dagli Indiani e fu consigliato anche da Ippocrate (per mobilizzare le articolazioni infiammate, per far riassorbire i versamenti, per vincere la stitichezza), da Celso e da Galeno.
Il massaggio manuale consta di varie manovre, tra cui sono fondamentali lo sfioramento, la frizione, l’impastamento, la pressione, e la vibrazione, applicate in successione, a seconda degli scopi prefissi (azione sedativa, stimolante). La m., migliorando le condizioni circolatorie, favorisce la nutrizione e il ricambio dei tessuti rappresentando indicazione in numerosi casi di malattie muscolari (atrofie, torcicollo, lombaggine), articolari (come distorsioni e alcune artriti croniche), neurologiche (quali neuriti, paresi, paralisi). Massofisioterapia L’insieme dei metodi propri della m. e della terapia fisica (di solito con esclusione delle forme che usano energia radiante).