Notaio, cronista e poeta (Bologna 1351 - ivi 1426). Compiuti gli studî giuridici, partecipò attivamente alla vita politica di Bologna aderendo al partito favorevole alla Chiesa e ricoprendo numerose cariche pubbliche in patria e fuori: nel 1403 fu bandito da Iacopo dal Verme, ma rientrò in città nell'agosto dello stesso anno. Scrisse un Memoriale historicum rerum bononiensium in cui, dopo avere raccontato le vicende storiche dal sec. 8º alla fine del Trecento, si estende a narrare fatti cui ha partecipato di persona o che ha visto svolgere sotto i suoi occhi, giudicando con sufficiente serenità. Compose anche poesie morali e d'amore, per lo più in forma di ballate.