Nome con il quale è noto il pittore Mathis Gothardt Neithart (Würzburg 1470 circa - Halle an der Saale 1528); forse i suoi inizî sono da cercarsi ad Augusta, vicino a H. Holbein il Vecchio, tra influssi di H. Burgkmair, della scuola del Danubio e, in grado minore, di A. Dürer. Dopo aver lavorato per un certo tempo a Seligenstadt, divenne pittore di corte dell'arcivescovo di Magonza, per il quale lavorò nella costruzione del castello di Aschaffenburg. Successivamente fu attivo per un breve periodo a Francoforte sul Meno e, nel 1527, divenne ingegnere delle acque della città di Halle an der Saale. Capolavoro di G. è l'altare di Isenheim (1510-15, museo di Colmar). Altre opere importanti sono: Cristo deriso (1503; Monaco, Pinacoteca); Madonna (1517-19; parrocchiale di Stuppach, presso Würzburg); SS. Maurizio ed Erasmo (1522-25; Monaco, Pinacoteca); la Crocefissione e la Salita del Calvario (museo di Karlsruhe). G. è, assieme a Dürer, il maggiore pittore tedesco del sec. 16º. Di temperamento fantastico e visionario, impresse alle sue opere un potente senso drammatico, realizzato per mezzo di un disegno incisivo e vigoroso e di un colore dall'eccezionale intensità luminosa. Ha lasciato stupendi disegni (a Berlino, Londra, Francoforte e nella Biblioteca Vaticana).