Generale vandeano (Dresda 1752 - Noirmoutier 1794). Ufficiale di cavalleria in ritiro, all'inizio favorevole alla Rivoluzione, se ne staccò dopo il voto della costituzione civile del clero e, allo scoppio della rivolta in Vandea, prese le armi per la causa monarchica. Combatté con valore e con varia fortuna, succedendo nel 1793 all'ucciso Cathelinau in qualità di comandante degli insorti; sconfitto a Cholet (17 ott. 1794), fu poco dopo catturato e fucilato.