Patriota e giornalista (Chiavenna 1800 - Roma 1876). Partecipò ai moti piemontesi del 1821; fu quindi in Spagna, Svizzera e Russia e nel 1830 prese parte all'insurrezione polacca. Nel 1848 fu tra i promotori della rivoluzione in Valtellina, ove operò anche come commissario del governo provvisorio di Milano. Nuovamente esule al ritorno degli Austriaci, fu segretario del triunvirato istituito da Mazzini a Roma (1849) e in seguito alla sua caduta si trasferì a Londra. Contrario all'accordo tra Garibaldi e la monarchia, dopo il suo rientro in Italia (1859) si dedicò prevalentemente all'attività giornalistica e negli ultimi anni all'organizzazione di società operaie.