Pittore e scultore tedesco (Brühl, Colonia, 1891 - Parigi 1976). Importante esponente del movimento surrealista: dalla commistione di immagine e parola poetica negli esperimenti di 'scrittura automatica' nacquero i suoi collages e i romanzi-collage (La femme 100 têtes, 1929; Une semaine de bonté, 1934), tra le opere più rappresentative delle teorie dell'arte surrealista. Produsse anche sculture (Capricorne, 1948) e objects trouvés e realizzò composizioni e paesaggi fantastici. Primo premio per la pittura della Biennale di Venezia (1954).
Studiò filosofia a Bonn (1909-14) e si formò alla pittura nell'ambito dei movimenti tedeschi d'avanguardia; nel 1913 partecipò alla esposizione del gruppo "Der Sturm", nel 1918 fondò a Colonia, con J. Th. Baargeld e H. Arp, un gruppo dadaista; dal 1922, a Parigi, ebbe una parte rilevante nel movimento surrealista. Illustrò i poemi di P. Éluard, collaborò a Littérature, compì, con Breton, Crevel, Éluard, Picabia e altri, i primi esperimenti di "scrittura automatica". Oltre ai molti collages, ai frottages (Histoire naturelle, 1926; Rêveries surréalistes, 1927), ai romanzi-collages (La femme 100 têtes, 1929; Rêve d'une petite fille qui voulut entrer au Carmel, 1930; Une semaine de bonté, 1934), alle sculture e agli objects trouvés, spesso pieni di allusioni ironiche, dipinse paesaggi fantastici e composizioni, un mondo di immagini che riflettono la sua ansia per la degenerazione della civiltà moderna, (serie sul tema della Forêt, della Ville, del Jardin gobe-avions, dei Barbares marchant vers l'ouest, ecc.). Nel 1938-39 eseguì sculture e affreschi per la sua casa a Saint-Martin d'Ardèche (Avignone). Nel 1939 fu internato in campo di concentramento; raggiunse gli Stati Uniti nel 1941 e vi restò fino al 1949, mantenendo contatti con i surrealisti ivi rifugiati (curò con M. Duchamp e A. Breton la rivista VVV), dipingendo opere come Europe after the rain II (1940-42, Wadsworth Atheneum, Hartford), Napoleon in the wilderness (1941, New York, Museum of modern art), Euclid (1945, Houston, Menil Foundation) e realizzando, nella sua casa di Sedona (Arizona) una delle sue sculture più significative, il gruppo monumentale Capricorne (1948; esemplare in bronzo, 1964, Parigi, Centre Pompidou). Stabilitosi di nuovo a Parigi, continuò a elaborare con sensibilità assai ricca verso la materia, composizioni in cui gli elementi intellettualistici del surrealismo si sciolgono in associazioni e dissociazioni dettate da un acuto sentimento poetico. Nel 1954 ottenne il primo premio per la pittura della Biennale di Venezia.