ayurvedica, medicina
Una delle tradizioni mediche più antiche del mondo, nata in India oltre 5.000 anni fa e basata sulla filosofia Samkhya (« verità e conoscenza»), degli antichi pensatori indiani Rishi. Alla base della medicina a. vi è la concezione dell’essere umano come unità di corpo, mente e spirito e della salute fisica come espressione di un delicato equilibrio tra le tre energie vitali (dette dosha): vata, principio del movimento, pitta, che presiede ai processi di trasformazione, e kapha, l’energia statica. Nel caso di malattia, la medicina a. non pone l’attenzione tanto ai sintomi del disturbo fisico quanto piuttosto alle cause che lo hanno determinato, riconducibili sempre a una perdita dell’equilibrio tra le tre energie vitali.
I medici ayurvedici utilizzano medicamenti o rimedi naturali opportunamente trattati attraverso decozioni, sublimazioni, infusioni, sulfurazioni, calcinazioni, distillazioniì, ecc., capaci di esaltare e rinforzare l’energia fisica e spirituale dell’uomo. L’utilizzo di questi integratori (erbe, preparati in pasta o in polvere) richiede una buona conoscenza dei prodotti naturali, dei metodi di lavorazione e del loro corretto uso, benché siano complessivamente innocui e non abbiano effetti collaterali nocivi. Solitamente, all’utilizzo dei medicamenti si associano tecniche di rilassamento e massaggi: la medicina a. è, infatti, una medicina che si basa anche sui ritmi biologici naturali e si avvale per questo di rilassamento e concentrazione. Nel 1978 l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS), inserì la medicina a. nella Dichiarazione di Alma Ata sull’assistenza sanitaria primaria, conferendo un riconoscimento ufficiale della validità di una tradizione curativa molto diffusa in India e in Asia ma che in Occidente non ha mai goduto di un’attenta considerazione.