• Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X

MEDITERRANEO

di Pietro SILVA - Enciclopedia Italiana - I Appendice (1938)
  • Condividi

MEDITERRANEO (XXII, p. 754)

Pietro SILVA

Storia (p. 763). - Gli avvenimenti più importanti della storia del Mediterraneo nel periodo successivo alle sistemazioni create coi trattati di pace seguiti alla guerra mondiale, si collegano alle ripercussioni del conflitto italo-etiopico nella politica internazionale, e soprattutto nei rapporti tra l'Italia e le potenze occidentali.

Alla vigilia del conflitto italo-etiopico, e precisamente nel gennaio 1935, i patti italo-francesi, firmati a Roma il 7 gennaio dal Capo del governo italiano e da P. Laval, avevano anche una portata mediterranea, perché sistemavano le condizioni degl'Italiani in Tunisia e le controversie relative ai confini della Libia, ed eliminavano quindi fra le due grandi potenze mediterranee le possibilità di un attrito che turbava la situazione del Mediterraneo occidentale. La pronta approvazione che agli accordi italo-francesi diede anche l'altra grande potenza mediterranea, l'Inghilterra, accentuò l'impressione di ristabilita sicurezza nella situazione del Mediterraneo; tanto più quando la riunione e gli accordi di Stresa nell'aprile vennero a dare nuova prova della politica di intesa e di collaborazione fra Italia, Inghilterra e Francia.

Lo scoppio del conflitto italo-etiopico nell'autunno 1935 sopraggiunse a turbare profondamente, anzi a sconvolgere, la situazione mediterranea che si era creata nella prima metà dell'anno. Ciò per l'atteggiamento che l'Inghilterra assunse di fronte all'azione italiana, atteggiamento di resistenza e di opposizione, che si esplicò in due campi: a Ginevra e nel Mediterraneo; nel primo con la politica delle sanzioni; nel secondo con il concentramento della maggior parte delle forze navali britanniche (settembre 1935) e con la conclusione dei patti di assistenza reciproca con i varî stati rivieraschi del Mediterraneo, esclusa l'Italia (dicembre 1935).

Il concentramento navale mirava ad esercitare sull'Italia una pressione minacciosa, quale era stata esercitata nell'estate del 1923, al momento dell'occupazione italiana di Corfù; la conclusione dei patti di reciproca assistenza mirava a mettere l'Italia in una posizione di pericoloso isolamento nel suo mare.

Per tutto ciò il conflitto italo-etiopico assunse il carattere e la portata di un contrasto mediterraneo fra l'Italia e l'Inghilterra, in cui l'Inghilterra, secondata dalla Francia e sfruttando e mettendo in movimento l'organismo della Società delle nazioni, tendeva a paralizzare lo sviluppo dell'azione italiana in Africa, considerata pericolosa per gl'interessi mediterranei e imperiali britannici. Il conflitto assunse caratteri acuti e in certi momenti impensata gravità, perché l'Italia mercé lo sviluppo delle sue forze militari, navali e aeree e soprattutto delle sue nuove energie morali e volitive, non cedette alla pressione, ma fu capace di resistere e di reagire, riuscendo a condurre la sua impresa africana agli obiettivi voluti. Siffatta vittoriosa resistenza italiana alla pressione della talassocrazia britannica in Mediterraneo, ha segnato l'inizio di una nuova fase nella storia del Mediterraneo e dei rapporti italo-britannici: la fase in cui da una posizione di inferiorità dell'Italia di fronte all'Inghilterra, si è passati a una situazione di parità fra le due potenze.

Durante gli sviluppi del conflitto, in tutta la situazione mediterranea e internazionale avvennero sconvolgimenti profondi. Approfittando dei dissidî e dei contrasti fra le grandi potenze mediterranee, i paesi musulmani del Mediterraneo orientale, dall'Egitto, alla Palestina, alla Siria, sottoposti a condizioni più o meno di vassallaggio e di tutela per parte dell'Inghilterra e della Francia, divennero campi di agitazioni e di movimenti insurrezionali, che preoccuparono grandemente i governi di Londra e di Parigi, e determinarono modificazioni importanti. Per sopire i movimenti egiziani, l'Inghilterra dovette iniziare trattative che condussero al trattato anglo-egiziano del 26 agosto 1937, con cui all'Egitto fu riconosciuta l'indipendenza completa, trasformando la sua posizione di vassallaggio in posizione di alleanza con l'Inghilterra. Analogamente la Francia fu costretta a patteggiare col movimento nazionalista siriano accelerando il ritmo dei provvedimenti diretti a determinare la cessazione del mandato e la creazione dello stato siriano indipendente. Ciò però ha portato nel 1937 a una nuova complicazione, la questione del sangiaccato di Alessandretta (v. App.).

Del pari difficile si fece dalla primavera del 1936 in poi la situazione in Palestina, per le agitazioni dell'elemento arabo contro gli Ebrei protetti dall'Inghilterra. Ciò ha costretto il governo britannico a studiare e a preparare provvedimenti, ora in elaborazione, per effetto dei quali la Palestina dovrebbe avere una nuova sistemazione politica e territoriale.

I movimenti nei paesi musulmani del Mediterraneo orientale, accentuatisi in conseguenza della situazione determinata dal conflitto italo-britannico, vanno collegati a un vasto movimento panislamico, che dai paesi musulmani rivieraschi del Mediterraneo si allarga alle regioni interne - quelle del ‛Irāq, della Transgiordania, e del Higiāz - e che può avere profonde ripercussioni in tutta la situazione del bacino orientale del grande mare interno.

Ma un altro avvenimento importantissimo, che riguarda quel bacino e che anch'esso è da legarsi alle ripercussioni del conflitto italo-britannico, va ricordato: la decisione presa dal governo turco nel maggio 1936 e notificata a tutte le potenze interessate, di procedere alla rioccupazione militare e al riarmo della zona degli Stretti, per la quale il trattato di Losanna del luglio 1933 aveva stabilito la smilitarizzazione. Tale decisione venne presa dal governo turco in connessione con il gesto della rioccupazione militare e del riarmo della zona renana, compiuto il 7 marzo 1936 dalla Germania, che approfittò abilmente delle complicazioni del conflitto italo-etiopico. La decisione del governo di Angora portò nel luglio 1936 alla conferenza e al trattato di Montreux, che riconobbe e sanzionò la nuova situazione degli Stretti. Tutto ciò aumentò la forza e l'importanza della Turchia nel Mediterraneo orientale.

Dopo la vittoriosa conclusione dell'impresa italiana in Africa Orientale, e dopo la proclamazione dell'Impero, avvenimenti che ebbero come immediate conseguenze l'abrogazione delle sanzioni, il ritiro di una parte delle forze britanniche dal Mediterraneo e la caduta dei patti di reciproca assistenza, la situazione mediterranea si presentò caratterizzata, oltre che dai rivolgimenti e dai mutamenti nei paesi musulmani, dalla nuova potenza dell'Italia, derivante sia dal fatto stesso della prova vittoriosamente superata, sia dal rafforzamento e dall'aumento delle posizioni italiane lungo le coste dell'Oceano Indiano e del Mar Rosso, che costituiscono vie d'accesso essenziali verso il Mediterraneo.

A tutto ciò si aggiunsero, a partire dall'estate 1936, le complicazioni suscitate dalla guerra civile in Spagna, complicazioni che parvero aprire la via all'insediamento e allo sviluppo dell'influenza della Russia nella Penisola Iberica, e quindi a un grave perturbamento nelle posizioni del Mediterraneo occidentale.

Ecco gli elementi su cui si svilupparono i più recenti avvenimenti mediterranei, fra i quali culminano gli accordi conclusi dall'Italia con la Iugoslavia e con l'Inghilterra.

La politica di patti e di accordi mediterranei ai quali l'Italia si è volta dopo la creazione dell'Impero, venne nettamente delineata e impostata dalle dichiarazioni fatte dallo stesso Capo del governo italiano all'indomani, si può dire, della creazione dell'Impero, il 27 maggio 1936, in una intervista pubblicata sul Daily Telegraph. In tali dichiarazioni venne annunciato il proposito italiano di collaborazione e di pace con tutte le potenze grandi e piccole del Mediterraneo, che avessero preso atto della nuova situazione dell'Italia, abbandonando la politica delle sanzioni e dei patti miranti a isolare e a paralizzare l'Italia nel suo mare. L'abrogazione delle sanzioni e la caduta dei patti di reciproca assistenza, che si verificarono nel luglio 1936, crearono i necessarî presupposti della politica italiana di collaborazione mediterranea i cui primi risultati furono, come si è detto, gli accordi italo-iugoslavi firmati a Belgrado il 25 marzo 1937; e gli accordi italo-inglesi, che ebbero un primo abbozzo - rimasto però di assai scarsa efficacia - col gentlemen's agreement del 2 gennaio 1937, e il vero concretamento coi patti firmati a Roma il 16 aprile 1938.

Gli accordi italo-iugoslavi creano le condizioni di una politica di pace e di collaborazione in Adriatico, ponendo termine a rivalità e a dissidî che, salvo brevi parentesi, avevano travagliato la situazione adriatica dalla fine della guerra mondiale in poi. Gli accordi italo-inglesi, più importanti ancora, mentre sanzionano da parte dell'Inghilterra il riconoscimento della nuova situazione e della nuova potenza italiana in Mediterraneo, nel Mar Rosso e nell'Oceano Indiano, stabiliscono i termini di una collaborazione basata sul mantenimento dello statu quo, collaborazione quanto mai feconda di bene per le sorti della civiltà, che nel Mediterraneo ha uno dei suoi centri più luminosi.

Bibl.: G. Ambrosini, I problemi del Mediterraneo, Roma 1937; G. Vannutelli, Il Mediterraneo, origine e fonte risorgente della civiltà mondiale, Bologna 1932; M. Boveri, Das Weltgeschehen am Mittelmeer, Zurigo 1936; H. Hummel-W. Siewert, Der Mittelmeerraum, Berlino 1936 (trad. it. Milano 1938); Ch. Petrie, Lords of the Inland Sea, Londra 1937; P. Silva, Il Mediterraneo dall'unità di Roma all'Impero italiano, 3ª ed., Milano 1938.

Vedi anche
Mar Adriatico Bacino del Mare Mediterraneo, fra la penisola italiana a occidente e la Penisola Balcanica a oriente. Occupa la depressione tra l’Appennino e le Alpi Dinariche, è lungo circa 800 km e largo da 90 a 220 km; si estende tra 40° e 46° lat. N e tra 12° e 20° long. E, con una superficie di circa 132.000 km2 ... Mar Rosso (arabo al-Baḥr al-Aḥmar) Mare tropicale, che si estende con direzione NNO-SSE, coprendo una superficie di circa 440.000 km2, per 2230 km da Suez a Bab al-Mandab con varia larghezza (300 km al massimo); a N si biforca nei golfi di Suez (a O) e di ‛Aqabah (a E). È separato dal Mediterraneo da un istmo, ... Libia Stato dell’Africa settentrionale, confinante a O con la Tunisia e l’Algeria, a S con il Niger e il Ciad, a SE con la Repubblica del Sudan, a E con l’Egitto; a N si affaccia sul Mediterraneo con una linea di costa di 1770 km. 1. Caratteristiche fisiche Il territorio libico è, per la quasi totalità, ... Oceano Indiano È il minore dei tre oceani principali, con una superficie di circa 74.917.000 km2. 1. Limiti e batimetria Limitato a N e NE dalle coste del continente asiatico, entro il quale forma le due grandi insenature aperte del Mare Arabico e del Golfo del Bengala, e a E dalle coste dell’Australia, comunica ...
Tag
  • SOCIETÀ DELLE NAZIONI
  • PENISOLA IBERICA
  • IMPERO ITALIANO
  • TRANSGIORDANIA
  • OCEANO INDIANO
Altri risultati per MEDITERRANEO
  • Mediterraneo, Mare
    Enciclopedia on line
    Mare interno compreso fra le coste meridionali dell’Europa, settentrionali dell’Africa e occidentali dell’Asia Anteriore. Si estende per circa 2.505.000 km2 (non considerando il Mar Nero e il Mar di Marmara), con una profondità media di 1430 m e una massima, presso le coste sud-occidentali del Peloponneso, ...
  • Mediterraneo
    Lessico del XXI Secolo (2013)
    Mediterràneo. – Osservando l’area mediterranea nel primo scorcio del nuovo millennio, si rivelano, su scala locale, tutte le linee di contraddizione, divisione e conflitto che attraversano lo spazio globale. Le rivendicazioni identitarie su base etnica o religiosa, l’emigrazione di massa dai paesi poveri ...
  • Mediterraneo
    Dizionario di Storia (2010)
    Mare interno compreso fra le coste meridionali dell’Europa, quelle settentrionali dell’Africa e quelle occidentali dell’Asia. Per la sua posizione, il M. ha visto fiorire civiltà sulle sue rive fin dall’età neolitica: prima nella regione orientale e nell’Egeo con il popolo minoico (3° millennio-metà ...
  • Mediterraneo
    Enciclopedia Italiana - VII Appendice (2007)
    Berardo Cori Nei Paesi tradizionalmente considerati parte del mondo mediterraneo viveva nel 2003 una popolazione di circa 453 milioni di abitanti, pari al 7,3% dell'umanità, di cui 206 milioni (45,5%) in 11 Stati europei (Portogallo, Spagna, Francia, Italia, Slovenia, Croazia, Bosnia ed Erzegovina, ...
  • Mediterraneo, Mare
    Enciclopedia dei ragazzi (2006)
    Katia Di Tommaso Il nostro mare quotidiano Il Mediterraneo è il mare più famoso, il mare per eccellenza, quello dei tre continenti, delle tre religioni monoteiste, delle cento culture, del clima più piacevole, del cielo più azzurro. Ma è anche un mare piccolo, quasi chiuso, sovraffollato, inquinato: ...
  • Mediterraneo
    Enciclopedia Italiana - VI Appendice (2000)
    (XXII, p. 754; App. I, p. 831; II, ii, p. 282; III, ii, p. 52; IV, ii, p. 425; V, iii, p. 382) Geografia politica ed economica Il M. ha costituito alternativamente nei millenni tramite di collegamenti, sistema di relazioni intorno a più poli di sviluppo, spazio marittimo tra due continenti e ...
  • MEDITERRANEO
    Enciclopedia Italiana - V Appendice (1993)
    Paolo Fabbri Adalberto Vallega (XXII, p. 754; App. I, p. 831; II, II, p. 282; III, II, p. 52; IV, II, p. 425) Nonostante sia il mare di più antico uso e da più lungo tempo oggetto d'indagine sistematica, le ricerche sul M. hanno avuto nuovi e importanti sviluppi. Le lacune conoscitive su questo mare ...
  • MEDITERRANEO
    Enciclopedia Italiana - IV Appendice (1979)
    (XXII, p. 754; App. I, p. 831; II, 11, p. 282; III, 11, p. 52) Marcello Zunica Negli ultimi quindici anni, e in particolare a partire dal 1970, gli studi sul M. sono notevolmente progrediti e hanno permesso di definire, approfondire e modificare molte delle conoscenze già acquisite. In questo senso ...
  • Mediterraneo
    Enciclopedia Dantesca (1970)
    Adolfo Cecilia Termine usato per indicare un mare quasi completamente circondato da terre. D. evidentemente aveva ben chiaro il significato del termine, come appare da un passo della Quaestio (31) ove egli opera una netta distinzione tra i mari mediterranei e l'immenso Oceano (v.) che, secondo le dottrine ...
  • MEDITERRANEO
    Enciclopedia Italiana - III Appendice (1961)
    (XXII, p. 754, App, I, p. 831; II, 11, p. 282) Giuseppe Morandini Negli ultimi venticinque anni le conoscenze oceanografiche del M. hanno compiuto un certo progresso, anche se non paragonabile a quello di altri bacini marini. Prima della guerra era stata predisposta la pubblicazione di un'opera a ...
  • MEDITERRANEO
    Enciclopedia Italiana - II Appendice (1949)
    Federico CURATO . Storia (XXII, p. 763; App. I, p. 831). - Di fronte all'importanza assunta da altri settori, come l'Oceano Pacifico, l'Atlantico e l'Indiano, sui quali negli ultimi anni si è combattuto per la supremazia mondiale, il significato politico-strategico del Mediterraneo è andato, in linea ...
  • MEDITERRANEO
    Enciclopedia Italiana (1934)
    (fr. Mer Méditerranée; sp. Mar Mediterraneo; ted. Mittelländisches Meer o Mittelmeer; ingl. Mediterranean Sea; A. T., 9-10) Giovanni PLATANIA Roberto ALMAGIA Enzo MINUCCI Raffaele ISSEL Fabrizio CORTESI Umberto TOSCHI Pietro SILVA È il mare interno che, comunicando con l'Atlantico per lo Stretto ...
Mostra altri risultati
Vocabolario
mediterràneo
mediterraneo mediterràneo agg. [dal lat. mediterraneus (con i sign. 1 e 2), comp. di medius «medio» e terra «terra»]. – 1. ant. Di regione lontana dal mare, tutta compresa entro terra (sinon. quindi di continentale e contrapp. a marittimo):...
Autostrada del Mediterraneo
Autostrada del Mediterraneo loc. s.le m. Rinnovata denominazione dell’autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria. ◆ [tit.] Ecco la Salerno-Reggio Calabria. «Scusate il ritardo» / [sommario] Gentiloni e Delrio presentano l’Autostrada del Mediterraneo....
  • Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X
  • Ricerca
    • Enciclopedia
    • Vocabolario
    • Sinonimi
    • Biografico
    • Indice Alfabetico

Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani S.p.A. © Tutti i diritti riservati

Partita Iva 00892411000

  • facebook
  • twitter
  • youtube
  • instagram
  • Contatti
  • Redazione
  • Termini e Condizioni generali
  • Condizioni di utilizzo dei Servizi
  • Informazioni sui Cookie
  • Trattamento dei dati personali