mesoscala
In oceanologia, termine che si riferisce alla circolazione dovuta ai vortici di mesoscala che costituiscono una componente ubiqua della circolazione oceanica globale. La mesoscala è particolarmente intensa vicino alle forti e veloci correnti limite occidentali, quali la Corrente del Golfo, la Kuroshio, la Corrente del Brasile, la Corrente di Aghulas fra le altre. La mesoscala, inoltre, raggiunge notevole intensità nella Corrente circumpolare antartica che fluisce tutto intorno al continente antartico. Tutte queste correnti sono caratterizzate da forti gradienti di densità nella loro sezione trasversale, gradienti che producono sistemi frontali. I fronti in densità sono intrinsecamente instabili con la tendenza a produrre continuamente vortici di mesoscala che si distaccano dal nucleo della corrente e si propagano verso l’interno dell’oceano. Con il termine mesoscala ci si riferisce anche agli anelli, sia ciclonici sia anticiclonici, prodotti dall’intensificazione dei meandri delle correnti limite occidentali che si rompono producendo gli anelli. Gli spettri di energia cinetica della circolazione oceanica mostrano che la mesoscala è la componente più energetica, con forse ca. 99% dell’energia cinetica globale. La mesoscala, inoltre, ha un ruolo molto importante nel trasporto di calore e di sale attraverso i fronti delle correnti limite occidentali e nel trasporto di calore verso il polo attraverso la Corrente circumpolare antartica. I vortici di mesoscala non sono soltanto prodotti dalle instabilità di correnti veloci, ma anche dalle irregolarità della topografia di fondo, sul lato sotto corrente rispetto a isole, e dall’interazione di correnti con i bordi continentali. La mesoscala – il tempo oceanico – fu la grande scoperta degli anni Settanta del XX sec. grazie a esperimenti come MODE (Mid ocean dynamic experiment) che rivelò la sua ubiquità, tanto più notevole in quanto MODE venne eseguito in una regione relativamente quiescente dell’oceano interiore.