METCOVICH (Metković, A. T., 17-18)
Città della Dalmazia, situata allo sbocco del fiume Narenta dalla regione degli altipiani carsici interni nella zona alluvionale deltizia di questo fiume, di fronte alla penisola di Sabbioncello, a 30-50 m. s. m., sulle pendici che scendono al fiume a sinistra. La sua importanza si deve al dominio dell'unica via di penetrazione dal basso Adriatico verso l'interno della Regione Balcanica, la valle trasversale della Narenta, che interrompe la catena costiera dei Monti Biloco e sale a Mostar nell'Erzegovina. Vicino ad essa sorgeva la romana Narona, che decadde per l'impaludamento della foce della Narenta. L'attuale città croata, che accoglie anche pochi Italiani dediti al commercio, acquistò importanza solo negli ultimi tempi del dominio veneziano, che vi aveva costruito fortificazioni contro i Turchi, delle quali rimane una torre. Essa venne sviluppandosi, dopo l'annessione della Bosnia e dell'Erzegovina all'Austria, per la costruzione della ferrovia a scartamento ridotto che da Ragusa raggiunge la valle della Narenta e poi sale a Mostar e Sarajevo; ferrovia dalla quale si stacca a Gabela un breve tronco di raccordo col porto fluviale di Metcovich (distante 18 km. dalla foce della Narenta) e relativamente importante per l'esportazione, soprattutto del legname dalla Bosnia, e per la pesca delle anguille, che si fa nella zona paludosa dell'ultimo tratto del fiume. La stazione ferroviaria e il porto sono sulla destra della Narenta e un gran ponte in ferro li collega al centro urbano.
Capoluogo di capitanato sotto il dominio austriaco, la città si era rapidamente accresciuta (aumento della popolazione 11% dal 1900 al 1910). Oggi essa conta 2067 ab. (5854 nel distretto) ed è compresa nel banato del Primorje del Regno Iugoslavo.