Balcon, Michael
Produttore cinematografico inglese, nato a Birmingham il 19 maggio 1896 e morto a Hartfield il 16 ottobre 1977. Dai primi anni Venti ai primi anni Sessanta fu una delle figure chiave del cinema del suo Paese: grande scopritore e difensore di nuovi talenti (da Alfred Hitchcock agli autori delle Ealing com-edies e poi a quelli del Free Cinema), esercitò sempre un'azione di sostegno delle opere di qualità.Iniziò la sua attività nel 1919 fondando la Victory Motion Pictures, casa di distribuzione e poi di produzione. Nel 1923 fece dirigere all'esordiente Graham Cutts Woman to woman (Da donna a donna), che vide il debutto di Hitchcock come sceneggiatore e aiuto regista e che fu l'unico autentico successo commerciale inglese di quegli anni. La società, mutato il nome in Gainsborough Pictures, cominciò comunque a rafforzarsi solo quando Hitchcock fu promosso regista. B. dovette abbassare il livello qualitativo della sua produzione qundo fu abbandonato prima da Hitchcock, dopo il trionfo del suo film The lodger (1926; Il pensionante), e poi da Cutts. L'avvento del sonoro, di cui fu uno dei pochi in Inghilterra a cogliere le potenzialità, rappresentò per lui una svolta: assunse registi affermati come Victor Saville e Walter Forde, e nel 1931, pur continuando a dirigere la Gainsborough, fu messo a capo della filiale inglese della Gaumont. In tale veste diede un contributo decisivo alla rinascita del cinema inglese, producendo alcuni dei maggiori successi del periodo, come i musical di Saville con Jessie Matthews, le commedie di Forde con Jack Hulbert, e soprattutto i grandi thriller di Hitchcock, tornato con lui per tre anni: The man who knew too much (1934; L'uomo che sapeva troppo), The thirty-nine steps (1935; Il club dei trentanove), Secret agent (1936; L'agente segreto), Sabotage (1936; Sabotaggio). Investì nel frattempo la propria fortuna personale nell'avventura di Man of Aran (1934; L'uomo di Aran) di Robert Flaherty, un documentario costosissimo che venne definito dai suoi colleghi 'la follia di Balcon', e che fu invece una delle poche opere di questo genere a ricevere una calorosa accoglienza da parte del pubblico. Lasciata la Gaumont British, per due anni fu a capo della filiale della Metro Goldwin Mayer British, da cui dovette andarsene per contrasti con il dispotico padrone statunitense, Louis Mayer. Nel 1938, dimessosi anche dalla Gainsborough, divenne direttore degli Ealing Studios, che fino ad allora avevano offerto prodotti modesti, tra seriose trascrizioni di testi letterari e leggere commediole. Reclutati validi collaboratori, creò la cosiddetta accademia di Balcon: un gruppo affiatato di talenti cui venne lasciata libertà nella scelta dei soggetti e nella regia. Il cambiamento di tono fu immediato: Penrose Tennyson (poi scomparso in guerra) diresse già nel 1938 un'opera dura e amara sul pugilato, There ain't no justice, e nel 1939 una sui minatori, The proud valley. Seguirono film bellici girati in maniera così realistica e antiretorica che furono bloccati per un certo tempo dal governo perché giudicati demoralizzanti, come Convoy (1941; Segnali nella nebbia) di Tennyson, San Demetrio, London (1943; Naufragio) e Johnny Frenchman (1945; I figli del mare) di Basil Dearden. L'immediato dopoguerra rappresentò una fase di incertezza nell'indirizzo produttivo, malgrado opere di alto livello come l'horror Dead of night (1945; Incubi notturni) diretto da Alberto Cavalcanti, Charles Crichton, Dearden e Robert Hamer, il 'neowestern' The overlander (1946) di Harry Watt, il carcerario It always rains on Sunday (1947) di Hamer. Nel 1947, con Hue and cry (Grido di allarme) di Crichton venne infine trovata la formula che avrebbe reso celebre l'azienda, legandone il nome a un particolare tipo di commedia, la Ealing comedy, dallo spirito surreale e caustico, basato sul contrasto tra l'estrema normalità dei protagonisti e la totale assurdità delle vicende. Enorme fu il successo di Passport to Pimlico (1949; Passaporto per Pimlico) di Henry Cornelius, Kind hearts and coronets (1949; Sangue blu) di Hamer, The Lavender hill mob (1951; L'incredibile avventura di Mr. Holland) di Crichton, The man in the white suit (1951; Lo scandalo del vestito bianco) e The ladykillers (1955; La signora omicidi) di Alexander Mackendrick, opere che restano ancor oggi il simbolo stesso dell'umorismo inglese. Nel 1955 gravi difficoltà bancarie costrinsero a vendere gli studi: priva di una base operativa, la Ealing riuscì a produrre solo pochi altri film, e nel 1959 dovette chiudere. B. formò allora con altri cineasti una società indipendente, la Bryanston Films, che finanziò alcuni dei migliori lungometraggi del Free Cinema, come Saturday night and Sunday morning (1960; Sabato sera, domenica mattina) di Karel Reisz, A taste of honey (1961; Sapore di miele) e The loneliness of the long-distance runner (1962; Gioventù, amore e rabbia) di Tony Richardson. Nel 1963 lasciò la Bryanston perché i suoi soci giudicarono troppo rischioso sostenere Tom Jones di Richardson: il film fu girato con capitali statunitensi e B. ne fu il produttore esecutivo. Assunta nel 1964 la direzione della British Lion, si ritirò dopo appena un anno e mezzo.
Michael Balcon's 25 years in films, ed. M. Danischewsky, London 1947.
Michael Balcon, producer, ed. A. Slide, London 1969.
Der Produzent: Michael Balcon und der englische Film, hrsg. H. Belach, Berlin 1981.
D. Spoto, The dark side of genius. The life of Alfred Hitchcock, Boston 1983, ad indicem (trad. it. Torino 1999).
G. Brown, L. Kardish, Michael Balcon: the pursuit of British cinema, New York 1984.
G. Brown, Michael Balcon: pursuit of Britain, New York 1990.