KNAB, Michael
(o Chnab, maestro Michael)
Architetto attivo a Vienna tra l'ultimo decennio del sec. 14° e i primi del successivo, citato in un documento come Michael, architetto del duca d'Austria, proveniente da Wiener Neustadt, l'antica Newenstadt, a km. 40 a S di Vienna, nell'Austria Inferiore. Il cognome K., o Chnab, gli è stato assegnato dalla letteratura storico-artistica, sebbene esso appartenesse alla sua prima moglie e passasse poi al figlio Martin.Delle opere che le fonti attribuiscono al maestro Michael soltanto una se ne è conservata, la c.d. Spinnerin am Kreuz, che sorge poco fuori dall'abitato di Wiener Neustadt; si tratta di un monumento commemorativo in forma di torre-guglia poligonale, isolata, scandita architettonicamente da pinnacoli, baldacchini, ghimberghe e gattoni. Eretto tra il 1382 e il 1384, come dono del giudice di Wiener Neustadt, Wolfhard di Schwarzensee, tale monumento doveva probabilmente ricordare il documento di separazione di Wiener Neustadt da Neuberg, in seguito al quale la città veniva a far parte dei possedimenti dei duchi di Innerösterreich. La guglia, al di sopra di uno zoccolo che presenta un impianto tripartito - una sorta di Y -, si sviluppa su cinque piani, assottigliandosi e smaterializzandosi verso l'alto. La parte sottostante il prisma esagonale - sul quale sono costruiti il terzo e quarto piano - è nascosta da tabernacoli posti trasversalmente. Le figure, rispettivamente tre sante e tre santi, sono inserite entro baldacchini, in corrispondenza dei tre vertici interni e al centro dei tre lati esterni del poligono di base.Le cuspidi dei tabernacoli a gattoni sono coronate da sei busti di profeti. Sulle lastre dell'esagono, accanto agli stemmi, si trovano quattro rilievi con le effigi di due coppie che, secondo Boeheim (1832), riproducono il donatore e l'architetto con le rispettive consorti. Se tale interpretazione fosse esatta, ci si troverebbe di fronte al primo caso in territorio austriaco di autoritratto di architetto medievale.A causa delle successive ricostruzioni non è possibile individuare con certezza tracce sufficienti a confermare la documentata attività del maestro Michael alla costruzione del castello di Laxenburg, a E di Mödling, nell'Austria Inferiore, per conto del duca Alberto III d'Asburgo (1349 ca.-1395). Rimane altrettanto indefinibile il suo intervento nel castello dei principi a Wiener Neustadt, dove nel 1379 è attestata nei documenti la sua attività al servizio del duca Leopoldo III d'Asburgo (1351-1386) per la costruzione della Gottesleichnamskapelle.Il 2 giugno del 1394 l'architetto ducale Michael pose la prima pietra della navata della chiesa di St. Maria am Gestade a Vienna. L'identificazione di questo maestro con K. ha anche un fondamento storico, giacché il committente, Hans di Liechtenstein, era stato maggiordomo del duca Alberto III d'Asburgo e tra i promotori della costruzione figurava anche il duca Alberto IV (1377-1404). A Michael fu probabilmente affidata la direzione dei lavori in questa chiesa fino al momento della sua morte (1404-1405). L'edificio, a navata unica, venne concluso da una facciata slanciata e stretta, il cui portale con coronamento a timpano termina in un baldacchino a cupola. Esclusivamente nella zona del timpano, con statue entro baldacchini e pinnacoli, si notano analogie con il monumento di Wiener Neustadt. Soltanto nel 1428 si concluse la copertura - simile per forma a una campana e tutta lavorata a traforo - dell'asimmetrica torre ettagonale.Baldacchini con decorazione a traforo si trovano anche sui contrafforti del corpo longitudinale che penetrano all'interno dell'edificio e sono articolati in una ricca serie di profili obliqui delle nicchie delle finestre e dei costoloni delle volte. Nonostante la navata sia stata portata a termine soltanto nel 1414, l'edificio potrebbe essere stato coperto da una volta con complesso intreccio di nervature già da K.; la volta di St. Maria am Gestade, la cui geometria di stelle formate da segmenti di costoloni si armonizza con il disegno a losanga che collega le campate, costituisce comunque il primo esempio di questo tipo di copertura nel panorama dell'architettura austriaca.In base allo stile vanno a buon diritto attribuite a K. altre due opere di architettura gotica nell'Austria Inferiore, risalenti al tardo 14° secolo. Una di queste è la cappella Wehinger o Freisinger che Berthold di Wehingen, a capo dei canonici del duomo viennese, fece edificare nel 1376 nel chiostro della collegiata di Klosterneuburg, nei dintorni di Vienna. La costruzione mostra la stessa ricchezza di baldacchini a figure, ornati a traforo sui caratteristici elementi segmentati addossati ai sostegni, presente anche nella chiesa di St. Maria am Gestade.La stessa successione di elementi in senso verticale propria della Spinnerin am Kreuz di Wiener Neustadt si ritrova nel coro della parrocchiale di Deutschaltenburg, a S-E di Vienna: al di sopra dei piatti pannelli a traforo sono collocati baldacchini figurati e coronati da timpani, a loro volta sormontati da pinnacoli ornati a gattoni. Donin (1951) ha individuato su un contrafforte della chiesa la presenza di uno stemma, con la mezzaluna o falce da vendemmia, analogo a quello che si ritrova sul monumento di Wiener Neustadt e che lo studioso ha ritenuto essere pertinente all'artista.Sulla base di confronti stilistici con la Spinnerin am Kreuz di Wiener Neustadt, Donin (1951) ha inoltre ritenuto di poter attribuire allo stesso autore anche la torre sud del duomo di St. Stephan a Vienna, una delle opere più significative realizzate in Austria intorno al 1400, nonché l'intero progetto di ampliamento del duomo, riferibile alla committenza del duca Rodolfo IV d'Asburgo (1339-1365).Dirette analogie stilistiche tra il progetto gotico per la torre sud di St. Stephan (Vienna, Kupferstichkab. Akad. der bildenden Künste, 16819v) e il monumento di Wiener Neustadt sono state individuate da Zykan (1967). Tra i nomi dei capomastri del cantiere del duomo di Vienna non risulta però alcun maestro Michael e, soprattutto, non esistono documenti che pongano in relazione l'artista con il duomo; del resto appare poco verosimile che un progetto così importante come quello della torre alta fosse stato commissionato ad altri che non all'architetto che dirigeva il cantiere. Gli studi di Perger (1970) dimostrano inoltre in modo inequivocabile l'appartenenza di K. a una generazione successiva a quella dell'artista che lavorò per Rodolfo IV d'Asburgo. Per motivi cronologici deve essere quindi negata a questo artista la paternità del progetto della chiesa di St. Stephan. K. può tuttavia essersi formato nel cantiere di Vienna ed essersi avvalso di questa esperienza intorno al 1400 nella costruzione della torre sud della collegiata di Klosterneuburg, come già da altri ipotizzato (Wagner-Rieger, 1967). In base a testimonianze storiche, infine, può essere attribuita a Michael la paternità della Spinnerin am Kreuz di Vienna-Favoriten, che già nel 1451 venne ricostruita dalle fondamenta.
Bibl.: F. Boeheim, Die Denksäule nächst Wiener Neustadt, in Beiträge zur Landeskunde Österreichs u.d. Enns, I, Wien 1832, p. 90ss.; R.K. Donin, Zur Kunstgeschichte Österreichs. Gesammelte Aufsätze, Wien-Innsbruck-Wiesbaden 1951, p. 202ss.; R. Wagner-Rieger, Architektur, in Gotik in Österreich, cat. (Krems an der Donau 1967), Wien 1967, pp. 344-345, 371-372; M. Zykan, Zur Baugeschichte der Stephanskirche in Wien, ivi, pp. 407-408; R. Perger, Die Baumeister des Wiener Stephansdomes im Spätmittelalter, WienJKg 23, 1970, pp. 66-107; M. Schwarz, Gotische Architektur in Niederösterreich, St. Pölten-Wien 1980, pp. 32-33, 36; M. Zykan, Der Stephansdom, Wien-Wiesbaden 1981, pp. 77-78; G. Brucher, Gotische Baukunst in Österreich, Salzburg-Wien 1990, pp. 124-139; F. Dahm, M. Koller, Die Wiener Spinnerin am Kreuz, Wien 1991.M. Schwarz