Regista cinematografico (Tbilisi 1894 - ivi 1974). Attore teatrale, scultore, pittore, è uno degli autori più noti del cinema georgiano e uno dei rappresentanti più tipici del "realismo socialista". Esordì nel 1929 con Saba, un'opera di propaganda (contro l'alcolismo) non priva di elementi di forza stilistica; seguì due anni dopo Chabarda. Fu però soprattutto il cinema staliniano a sfruttare il suo senso dell'epopea. Del 1934 è Poslednij maskarad (L'ultima mascherata), del 1937 Arsen (Arsenio), del 1938 Velikoe zarevo (La grande aurora). Nel secondo dopoguerra diresse Kljatva (Il giuramento, 1946), nel quale sono rivissuti vent'anni di storia sovietica; il film più tipico, per la grandiosità dell'impianto ma anche per una visione alquanto trionfalistica della storia, è Padenie Berlina (La caduta di Berlino, 1950). Venuta meno l'enfasi dell'impianto, i due ultimi film (Otarova vdova, La vedova di Otar, 1958, e Povest ob odnoi devuške, Racconto di una ragazza, 1960) si rivelano impoveriti nell'espressione e piuttosto grezzi nei significati.