Storico (Mosca 1868 - ivi 1932). Membro del partito bolscevico (1905), emigrato in Svizzera e in Italia (1905-17), accademico (1929). Sottolineò la funzione del capitale mercantile nella genesi del capitalismo moderno e applicò tale schema alla storia russa dei secc. 17º-19º, mostrando il fondamento economico della politica dei Romanov, interna ed estera, e dissacrando figure di principi e zar, da Pietro il Grande a Caterina II. Negli anni 1939-40 la fama di P. e l'influenza della sua scuola furono duramente attaccate, con l'accusa di economicismo e "sociologismo volgare"; solo a distanza di un ventennio la sua attività fu in qualche misura rivalutata. Opere principali: Russkaja istorija s drevnejšich vremën ("Storia della Russia dalle origini ad oggi", 5 voll., 1910-13), in collaborazione con V. K. Agafonov, I. M. Nikol´skij, V. N. Storožev; Očerk istorii russkoj kul´tury ("Saggio di storia della cultura russa", 2 voll., 1915-18); Russkaja istorija v samon sžatom očerke ("Sintesi di storia russa", 3 parti, 1920-24; trad. it. 1971); O russkim feodalizme, proischoždenii i charaktere absoljutizma v Rossii ("Il feudalesimo russo, l'origine e il carattere dell'assolutismo in Russia", in Bor´ba klassov, 1931); Izbrannye sočinenija ("Opere scelte", 4 voll., post., 1965-67).