Caetani, Michelangelo
Uomo politico e letterato (Roma 1804 - ivi 1882). Principe di Teano, assunse il titolo di duca di Sermoneta alla morte del padre, avvenuta nel 1850. Ingegno versatile, si interessò alla letteratura, alla storia, all’archeologia, all’oreficeria e accolse in casa letterati, artisti, scienziati e uomini politici. Nel 1833 fu nominato comandante del corpo dei vigili del fuoco, incarico che ricoprì per circa trenta anni. Liberale moderato, ebbe parte negli eventi politici romani: nel 1848 fu chiamato da Pio IX al ministero di polizia e nominato membro dell’Alto consiglio. Ostile alla Repubblica romana, dopo la restaurazione rimase in disparte - anche a causa dell’intervenuta cecità - pur mantenendosi fedele alle idee liberali. Nell’ottobre 1870 fu presidente della commissione che presentò a Vittorio Emanuele II i risultati del plebiscito romano. Deputato dal 1874 al 1876, allo scadere del mandato non volle più partecipare alla vita politica. I suoi interessi letterari riguardarono in particolare gli studi danteschi. Tra le sue pubblicazioni: La materia della Divina Commedia dichiarata in sei tavole, 1865; Carteggio dantesco, pubblicato postumo da Angelo De Gubernatis, 1883).