Patriota, letterato e diplomatico (Roma 1818 - Milano 1910). Di spiriti liberali e contrario a Pio IX, fra il 1847 e il 1849 fondò e diresse a Roma, successivamente, l'Italico, l'Epoca e l'umoristico Don Pirlone. Poi si rifugiò a Torino, e dal governo sardo ebbe varî incarichi politici in Francia, Svizzera, Germania e Gran Bretagna. Dal 1859 in Russia, ricoprì la cattedra di lingua e letteratura italiana all'università di Pietroburgo (1860-86). La sua prolusione su La littérature italienne considerée comme expression du sentiment national fu pubblicata anche in russo. Dal 1867 al 1886 fu anche viceconsole, poi console d'Italia a Pietroburgo (sino al 1905). Nel 1869 pubblicò il I volume, rimasto unico, della Storia della letteratura nazionale in Italia, dove si propone di seguire nei secoli l'idea della unità nazionale italiana attraverso i monumenti letterarî.