CIPOLLA, Michele
Matematico, nato a Palermo il 28 ottobre 1880, morto ivi il 7 settembre 1947. Studiò matematiche alla Scuola normale superiore di Pisa ed all'università di Palermo, dove si laureò nel 1902. Nel 1911 divenne titolare di analisi algebrica nell'università di Catania, dove rimase sino al 1923, quando passò definitivamente all'università di Palermo.
Il C. fu uno dei pochi cultori in Italia della teoria dei numeri. Con rigore impeccabile e raffinato senso estetico, caratteristici in tutta la sua opera, egli trattò questioni asintotiche sui numeri primi e creò un calcolo numerico integrale, che permette di sintetizzare numerose proprietà aritmetiche e di trovarne numerose altre. Importanti contributi portò il C. alla teoria delle congruenze e dei gruppi d'ordine finito. Nella prima teoria è classica la sua risoluzione apiristica (ossia non empirica) delle congruenze binomie di grado qualunque e la risoluzione delle equazioni complete di grado qualunque in un corpo finito qualsiasi. Nella teoria dei gruppi egli introdusse mezzi e nozioni molto efficaci per lo studio della struttura dei gruppi finiti non abeliani. Il C. fu anche un logico matematico. Antizermeliano convinto, egli dimostrò l'equivalenza tra il postulato di Zermelo ed il principio della funzione transfinita di Hilbert e, per evitare il postulato di Zermelo, creò nel 1913 la teoria delle successioni di insiemi, che fu poi largamente usata dai cultori delle funzioni di variabile reale. Classica la sua Analisi algebrica ed introduzione al calcolo infinitesimale, Palermo 1914, 2a ed. 1921.
Bibl.: G. Mignosi, in Boll. dell'Unione matem. ital. (3), III, p. 94.