Milizia volontaria per la sicurezza nazionale (MVSN)
(MVSN) Istituzione del regime fascista sorta con lo squadrismo e riconosciuta legalmente nel 1923. La MVSN doveva «provvedere in concorso coi corpi armati della sicurezza pubblica e con l’esercito a mantenere nell’interno l’ordine pubblico, preparare e conservare inquadrati i cittadini per la difesa degli interessi dell’Italia nel mondo». Comprendeva la milizia ordinaria, la milizia coloniale e le milizie speciali. La milizia ordinaria, organizzata in legioni, coorti e centurie, aveva carattere territoriale. Durante le guerre italo-abissina e di Spagna furono mobilitate grandi unità della MVSN che parteciparono alle operazioni; nella Seconda guerra mondiale a ogni divisione dell’esercito era assegnato un battaglione della milizia. Le milizie speciali erano le seguenti: confinaria, ferroviaria, forestale, portuaria, postelegrafonica, stradale, universitaria; nel 1930 furono istituite la milizia per la difesa contraerea territoriale e la milizia artiglieria marittima. Con la caduta del fascismo, la MVSN fu sciolta e i militi furono incorporati nei reparti dell’esercito.