Disegnatore italiano (n. Luson 1945). Attivo nel campo della grafica, si è affermato soprattutto come autore di fumetti. Dopo aver pubblicato la sua prima storia, Lo scimmiotto (1976), sul mensile Alterlinus, ha collaborato con riviste francesi (H. P. e Giuseppe Bergman, 1978) e con l'editore S. Bonelli (L'uomo delle nevi, 1978, testi di A. Castelli). Tra le sue opere, caratterizzate da un segno estroso e carico di erotismo, si ricordano: la serie de Il gioco (vol. 1, 1982; vol. 2, 1992; vol. 3, 1994; vol. 4, 2001), riunita poi nel volume Il gioco. La raccolta completa (2002); Tutto ricominciò con un'estate indiana (1983, testi di H. Pratt); Il profumo dell'invisibile (1986); Viaggio a Tulum (1990), da un'idea di F. Fellini; Seduzioni (1993); Storie brevi (1994); El gaucho (con H. Pratt, 1995); Gulliveriana (1996); Lettere di una monaca portoghese (1997); Kamasutra (1998); L'asino d'oro (1999); Tre ragazze nella rete (2000); Il pittore e la modella (2002); L'odissea di Bergman (2004); Quarantasei (2006), realizzato insieme a V. Rossi; Pandora (2007) e Gli occhi di Pandora (2009), entrambi su soggetto e sceneggiatura di V. Cerami; Caravaggio. La Tavolozza e La Spada, il primo volume sulla vita di Caravaggio (2015); Giuseppe Bergman. Integrale 1978-2004 (2017); Red light. Art book (2018); Lockdown heroes (2020); l’adattamento a fumetti di Il nome della rosa di U. Eco (2023). Manara è inoltre autore del testo autobiografico A figura intera (2021.