MILONE (Μίλων) di Crotone
Celeberrimo atleta dell'antichità. Riportò come lottatore nei giuochi olimpici, forse dal 540 a. C. al 516, 6 vittorie, di cui sicuramente datata è solo quella del 532. Gli si attribuiscono inoltre 6 vittorie nei giuochi pitici, 10 negli istmici, 9 nei nemei. M. fu anche fervido seguace di Pitagora e aprì la sua casa ai convegni dei Pitagorici, che vi si riunivano anche dopo la sua morte. Ebbe parte nella storia di Crotone, militando nel partito aristocratico. Nella battagfia del Trionto (510-09 a. C.), cinte le spalle di una pelle di leone e armato di clava, come Eracle, guidò i Crotoniati alla vittoria decisiva sui Sibariti. Una sua figlia sposò il celebre medico Democede. Rimasto imprigionato nella spaccatura di un tronco d'albero, da cui aveva tolto i cunei, M. sarebbe morto preda delle fiere.
Bibl.: F. Mezö, Geschichte der olympischen Spiele, Monaco 1930, pp. 85-88, 223-224; Modrze, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl., XV, coll. 1672-1676; cfr. E. Ciaceri, Storia della Magna Grecia, II, Milano-Roma 1927, pp. 57-59, 257, 262-263, 334; A. Olivieri, Civiltà greca nell'Italia meridionale, Napoli 1931, pp. 83-98.