MING (in cinese "luminosa")
Nome sotto cui è nota la grande dinastia nazionale cinese, fondata da Hung-Wu (1368-1398) e durata con 17 sovrani sino al 1644, allorché fu abbattuta dai Manciù, che le sostituirono la dinastia mancese dei Ling (v. cina, X, p. 293 seg.). Il suo dominio quasi trisecolare segna uno dei punti più alti raggiunti dalla potenza politica della Cina.
Le tombe dei Ming. - Il primo imperatore dei Ming fu sepolto in prossimità di Nanchino. Soltanto il suo successore Yung-lo scelse la celebre conca di Chang-ping, 50 km. a N. di Pechino, dove le 13 tombe giacciono al termine di un lungo viale, la "via degli spiriti", tracciato in epoca anteriore ai Ming. La via s'inizia con una porta d'onore, cui faceva seguito, un tempo, una zona boscosa; viene poi la cosiddetta "porta rossa", indi un padiglione aperto, nel quale si erge, al disopra di una testuggine, l'iscrizione funeraria. Poco più innanzi comincia la "via delle statue", coi seguenti monumenti accoppiati: colonne, leoni giacenti, leoni eretti, kilin giacenti, kilin eretti, cammelli giacenti, cammelli eretti, elefanti giacenti, elefanti eretti, ancora kilin giacenti ed eretti, cavalli giacenti, cavalli eretti, due coppie di mandarini militari, due coppie di mandarini civili. La via ha termine con un'altra porta. Le sculture, nonostante l'esecuzione arida e minuta, producono un effetto senza dubbio imponente.
La disposizione delle tombe vere e proprie si riconosce nel modo migliore dalla splendida tomba dell'imperatore Yung-lo, del sec. XV. Attraverso una porta si giunge a un recinto chiuso, nel quale a destra si innalza una stele, e che ha un'altra porta di uscita. Nel secondo cortile sono due colossali bacini di bronzo. Dietro esso si eleva, ampio e maestoso, il tempio degli antenati, con doppio tetto a tegole, che è fabbricato sopra una terrazza marmorea. L'interno è estremamente semplice; il tetto è sostenuto da enormi colonne di legno di tek. Dietro questo imponente edificio si apre, per mezzo di una porta, il terzo cortile con un'ara per sacrifizî. In fine sta la "torre delle anime", dinnanzi al tumulo delle tombe.
Bibl.: G. Combaz, Les sculpt. impér. de la Chine, Bruxelles 1907.