MINISTERO
. Architettura (per la parte giuridica, v. ministro). - La sede di un ministero è l'espressione più grandiosa dell'edificio adibito a pubblica amministrazione; edificio che presenta la duplice fisionomia di costruzione nettamente utilitaria, espressa nella lunga serie degli uffici distribuiti in più piani, e di edificio aulico per la sua funzione rappresentativa affidata al complesso dei saloni di ricevimento e degli uffici di gabinetto.
Il tema è essenzialmente moderno perché risponde nei riguardi costruttivi a quella concentrazione e a quell'enorme sviluppo delle amministrazioni statali, che sono caratteristiche della civiltà e degli ordinamenti delle grandi nazioni europee dal periodo napoleonico in poi; e pertanto l'importanza degli esempî anteriori a tale epoca è minima in confronto di quella dei ministeri elevati nel secolo XIX o nel XX.
La disposizione planimetrica dei ministeri è normalmente molto semplice; l'edificio, tranne qualche caso speciale di adattamento a particolari vincoli imposti dall'ubicazione o dalla forma dell'area, è di forma rettangolare o quasi come quella che meglio si presta a ottenere la massima regolarità negli ambienti e nei cortili e ad avere una chiara disposizione di corridoi rettilinei; ed è di regola a schema chiuso, racchiudente cioè uno o più vasti cortili interni. Questo schema è di solito preferito a quello dei cortili aperti, che pur darebbe una migliore ventilazione, perché permette una più comoda e più rapida comunicazione tra ufficio e ufficio e una maggiore elasticità di funzionamento e di destinazione: bisogna infatti tenere presente che eventuali mutamenti di organico o impreveduti sviluppi di alcune branche dell'amministrazione possono richiedere ampliamenti o spostamenti dei varî gruppi di uffici, mutamenti che sono resi molto più agevoli da uno schema chiuso e quindi continuo; è da notare inoltre che tanto l'atrio quanto la zona degli uffici principali, attraverso la quale è per ragioni ovvie impedito il passaggio, verrebbero, in uno schema aperto, a meno di non immaginarli disposti a un'estremità del fabbricato, a interrompere per diversi piani il collegamento tra le varie parti dell'edificio.
Il nucleo rappresentativo del ministero ha per lo più accesso da un grande atrio carrozzabile in comunicazione col cortile interno per permettere la sosta delle vetture, atrio dal quale si accede agli ascensori riservati e alla scala d'onore che si arresta al piano di rappresentanza; qui una vasta galleria disimpegna uno o più saloni di riunione e i gabinetti del ministro e dei sottosegretarî costituiti, di norma, da un'anticamera, studio, salotto riservato e toletta con bagno.
Le sale per commissioni possono a seconda della loro funzione trovare posto nel complesso degli uffici di gabinetto o essere situate ai varî piani a contatto immediato con gli uffici con i quali sono in relazione: converrà distinguerle in sale di commissioni interne e di commissioni cui partecipano membri esterni al ministero; in tale caso vanno corredate di anticamera, guardaroba, e toletta indipendenti.
Il resto del fabbricato è adibito agli uffici; nello scantinato trovano posto i numerosi servizî tecnici: centrale del riscaldamento, centrale della posta pneumatica, centrali elettriche e telefoniche e talvolta i depositi generali di archivio; al pianterreno gli uffici, se esistono, che hanno più diretto e frequente rapporto col pubblico: tesoreria, cassa, biblioteca, ufficio postale.
L'ingresso del pubblico e degl'impiegati è bene sia distinto dall'ingresso principale e l'accesso ai varî uffici è ottenuto mediante un congruo numero di scale, disposte a una distanza tra loro non superiore ai cinquanta o sessanta metri, per non rendere eccessivamente lunghi i percorsi orizzontali e situate in posizione tale da potere accedere direttamente a tutti i principali nuclei di servizî, evitando, nei limiti del possibile, interferenze tra ufficio e ufficio.
Il complesso delle sale di direzione e di segreteria dei singoli uffici, essendo quello cui più comunemente accede il pubblico, trova posto generalmente insieme alle sale di attesa, nelle immediate vicinanze delle scale.
La divisione tra le varie branche dell'amministrazione è generalmente fatta in senso orizzontale, situando cioè tutti gli ambienti di un medesimo ufficio allo stesso piano; ma non mancano esempî di divisioni in senso verticale, specie per uffici di carattere riservato: in alcuni ministeri militari, ad esempio, gli uffici di Stato maggiore sono disposti in un'ala del fabbricato occupandone tutti i piani serviti da una scala indipendente, in modo da sottrarli completamente al contatto e all'attraversamento da parte di estranei. Gli ambienti di lavoro sono comunemente disposti per ragioni pratiche ai due lati di un corridoio (di larghezza oscillante intorno ai tre metri), seguendo cioè lo schema del corpo di fabbrica triplo, schema che, se porta il vantaggio di un maggiore accentramento dei servizî e di una diminuzione della distanza, crea però serie difficoltà per una buona illuminazione e ventilazione degli ambienti di disimpegno, specie se si tiene conto della lunghezza dell'edificio e delle difficoltà di creare rientranze parziali di perimetro in cortili che hanno per lo più spiccato carattere architettonico; in molti casi l'illuminazione e ventilazione diretta è quindi limitata alle testate dei corridoi e aiutata, nelle zone centrali, da sopraluci nelle porte, da grandi aperture in corrispondenza delle scale e da allargamenti parziali del corridoio adibiti per lo più a sale d'aspetto.
Un Ministero che apporta notevoli variazioni a questo schema tradizionale è quello dell'aeronautica recentemente costruito a Roma: in questo edificio, applicando e ampliando il criterio già invalso in amministrazioni private, specie nelle banche, di sostituire agli ambienti individuali grandi sale di lavoro collettivo, gli uffici sono separati tra loro e dal corridoio soltanto da tramezzature in legno e cristallo che non raggiungono il soffitto; il corridoio risulta qui perfettamente illuminato e ventilato; la sorveglianza da parte dei capi servizio grandemente facilitata.
Alcuni accorgimenti nello studio della pianta e modernissimi impianti permettono di ovviare agl'inconvenienti di questa disposizione, quali la distrazione derivante dal traffico nei corridoi e il facile propagarsi dei rumori: gli uffici dei direttori generali e capi divisione, gli unici che siano tra loro separati da tramezzi pieni e gli unici ai quali è ammesso il pubblico, sono a immediato contatto delle scale; il traffico degli uscieri è in buona parte sostituito da un grandioso impianto di posta pneumatica (il più grande d'Europa) che oltre alla trasmissione delle pratiche compie il servizio dei generi di conforto: caffè, bibite, sigarette; i campanelli sono stati aboliti e sostituiti da perfette segnalazioni luminose.
Altra importante innovazione introdotta in questo Ministero in conseguenza dell'adozione dell'orario continuato è la mensa collettiva sistemata in vasti saloni del semisotterraneo e i cui complessi servizî, cucine elettriche capaci di 1500 coperti contemporanei, frigoriferi, forno per la panificazione, ecc., sono situati in un secondo ordine di sotterranei ventilati e illuminati da una vasta intercapedine a fossato. Altri locali di conforto creati dal Ministero dell'aeronautica sono il bar e le sale di svago, sale di scherma, palestra e annessi.
Dal punto di vista estetico i ministeri risentono più o meno del presupposto monumentale insito nella loro mole e nella loro destinazione.
L'atrio e i saloni principali che generalmente, data la loro vastità, occupano due o più piani, contribuiscono con la spaziatura più ampia ad accentuare la maggiore importanza della zona dell'edificio loro destinata. In qualche caso, come p. es. nell'edificio sede attuale del Ministero dell'agricoltura e foreste in Roma, la particolare situazione planimetrica e altimetrica ha permesso di distinguere nettamente la parte di rappresentanza da quella destinata agli uffici accentuandone con la differente architettura la diversa destinazione.
Restando nel campo dei ministeri italiani, di cui buona parte sono stati costruiti nell'ultimo decennio, si può chiaramente osservare anche per questo genere di edifici, una netta evoluzione verso forme sempre più moderne se pur sempre ispirate alla tradizione. Si è passati rapidamente dall'architettura dei Ministeri della giustizia e dell'interno, rigidamente ortodossi, a una più libera interpretazione del classico nei Ministeri dell'educazione nazionale e della marina, mentre recentemente, nei Ministeri dell'aeronautica e delle corporazioni, si è giunti a forme schiettamente moderne che risentono del classico più per virtù di ritmi e di proporzioni che per richiamo diretto ai modelli.
V. tavv. CIII e CIV.