Scrittore serbo (n. Novi Sad 1928). Poeta capace di esprimere inquietudini moderne pur aspirando a un ideale estetico classico, ha segnato un punto di svolta nella poesia serba, spaziando dal canto dei primordî della civiltà slava (Velika Skitija "Grande Scizia", 1968; Nova Skitija "Nuova Scizia", 1970) alla denuncia della disumanizzazione della società dei consumi (Vidovnica "La veggente", 1979; Divno čudo "Grande portento", 1982). Molto significativa anche la sua produzione narrativa (Most bez obala "Ponte senza rive", 1956) e saggistica (Rokovi poezije "I termini della poesia", 1958).