Drammaturgo spagnolo (Guadix 1574 circa - ivi 1644). Scrittore libero da convenzionalismi, assimilò la tecnica teatrale di Lope de Vega, le cui opere furono spesso confuse con le sue. Compose poesie liriche, commedie d'intrigo come Lo que puede una sospecha, Galán, valiente y discreto, ecc., drammi storici e nazionali (El conde Alarcos, La desdichada Raquel, Los lises de Francia), drammi biblici e agiografici (El rico avariento, Vida y muerte de San Lázaro, Vida y muerte de la monja de Portugal, ecc.). Largamente imitato fu il suo dramma El esclavo del demonio, che riproduce la leggenda di San Gil de Santarem, una specie di Faust portoghese. M. de A. scrisse anche "autos sacramentales", tra i quali i migliori sono: El sol a media noche, La juria del príncipe, Las pruebas de Cristo.