MISSI DOMINICI
. Si dissero così sotto i Carolingi i delegati inviati dal re o dall'imperatore nelle varie regioni a lui soggette per l'esercizio dei poteri riservati al re e per il controllo delle amministrazioni locali. Furono di solito due: l'uno laico, l'altro ecclesiastico.
I missi agivano secondo istruzioni che ancora in parte si conservano sotto la designazione di capitula missorum. Erano temporanei dapprima e di regola estranei alla regione in cui dovevano esplicare la loro attività. Più tardi il missaticum ebbe tendenza a territorializzarsi. I vescovi ne furono anzitutto rivestiti nel territorio di loro giurisdizione. Poi la funzione si perpetuò anche nelle mani dei laici: così forse nacquero i marchesati. L'istituto era in piena decadenza già nel sec. X.
Bibl.: V. Krause, Gesch. des Instit. der missi dominici, in Mittheil. des Instituts für geschichtliche Forschungen, XI, Innsbruck 1880; Westall Thomson, The decline of the missi dominici in Frankish Gaule, Chicago 1903.