Mogadiscio
Capitale della Somalia e capoluogo della regione del Benadir, sulla costa dell’Oceano Indiano. M. risale probabilmente a tempi assai antichi e fu forse un centro commerciale abitato in origine da gente bantu, in cui presto dovettero stabilirsi immigrati arabi. Dai documenti finora rinvenuti si deduce che arabi musulmani erano in M. già intorno all’8° sec., e tale immigrazione dovette continuare nel tempo. Al sec. 13° risale la prima testimonianza certa rimastaci della presenza nel luogo anche di immigrati persiani. Nel sec. 13° la federazione di tribù arabe che abitava la città accettò la sovranità ereditaria di un sultano. Il periodo del sultano coincise dapprima con un notevole sviluppo commerciale di M.; ma nel sec. 15° lo sviluppo del sultano Agiuràn nell’Uebi, e più tardi l’espansione marittima e coloniale portoghese, ne determinarono la decadenza. Nel sec. 18° la città, che nel frattempo era andata perdendo la fisionomia etnica araba per la penetrazione somala, divenne la capitale dei beduini Darandolle (Abgal); nel sec. 19° passò prima in potere del sultano dell’Oman, poi (1871) sotto la sovranità dei sultani di Zanzibar. Nel 1872 fu da questi ceduta in affitto all’Italia, che nel 1905 ne acquistò la piena sovranità. Capoluogo della Somalia italiana durante il periodo coloniale e in quello dell’amministrazione fiduciaria per conto dell’ONU (1950-60), M. è successivamente divenuta capitale della nuova Somalia indipendente.