Romanziere danese (Valby 1906 - Aarhus 1945). Esordì (1937) con un romanzo realista sulla piccola borghesia danese nell'ombra dell'imminente crisi mondiale (Der sidder en mand i en sporiogn "Un uomo seduto nel tram"); ha poi scritto varî romanzi (Ballade på Nytorv "Tumulto a N.", 1940, ecc.), nei quali si avverte l'esempio di K. Hamsun; l'ultimo romanzo (Den guddommelige Hverdag "Il divino quotidiano", 1942), su episodî dell'occupazione tedesca, mostra una tecnica mutuata dal cubismo e dal surrealismo.