Architetto russo (Minsk 1892 - Mosca 1946). Formatosi a Milano e al politecnico di Riga, nel 1921 si trasferì a Mosca ove fu tra i protagonisti del costruttivismo, contribuendo alla nuova cultura sovietica attraverso l'insegnamento (Vchutemas, Ist. superiore di tecnologia), i suoi saggi (Ritm i architekture "Ritmo in architettura", 1923; Stil'i epocha "Stile ed epoca", 1924; Žilišče, 1934, trad. it. L'abitazione, 1977) e la rivista Sovremen- naja architektura (Architettura contemporanea, 1926-30). Costruì, tra l'altro, il palazzo di giustizia di Alma-Ata (1927-34) ma si dedicò soprattutto alla ricerca tipologica di alloggi minimi e casa-comune (1928-29: blocchi sul Boulevard Novinskij a Mosca e a Sverdlovsk) e a soluzioni per zone urbane periferiche (piano per la "città verde" di Mosca, 1930) e regioni a sviluppo industriale.