• Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X

moneta

Dizionario di Economia e Finanza (2012)
  • Condividi

moneta


Uno strumento e molteplici funzioni

Lo strumento che svolge le funzioni di moneta può variare nel tempo e nei luoghi e, inoltre, possono esistere più strumenti utilizzati come moneta. Le funzioni della moneta sono 3: unità di conto, mezzo di pagamento e mezzo di scambio, riserva di valore. La prima significa che il valore di qualsiasi bene (o servizio, o attività) oggetto di scambio è espresso in unità monetarie (euro, dollari ecc.). La seconda indica che la moneta è accettata come pagamento finale dal venditore. La terza ricorda che la ricchezza degli agenti economici può essere detenuta in forma monetaria, in alternativa, o congiuntamente, a strumenti d’investimento meno liquidi, siano essi titoli finanziari o attività reali (abitazioni, gioielli e così via).

Diverse definizioni di moneta

Poiché la moneta varia da periodo a periodo e da luogo a luogo, la sua definizione più diffusa, a fini statistici, comprende almeno 3 diverse accezioni, ognuna delle quali comprende più strumenti e con un grado di liquidità (➔) via via inferiore. La BCE (➔), per es., usa la seguente classificazione: M1, che include il circolante (➔) emesso dalla banca centrale nelle mani del pubblico e i depositi bancari in conto corrente; M2, che comprende M1 più i depositi bancari con scadenza fino a due anni e i depositi svincolabili con preavviso di almeno 3 mesi; M3, che contiene M2 più pronti contro termine, quote di fondi comuni monetari, titoli del mercato monetario e obbligazioni con scadenza fino a due anni.

Moneta circolante

In tutti gli attuali sistemi economici la funzione di unità di conto è svolta dallo strumento emesso dalla banca centrale (dollaro, euro ecc.). Questo è richiesto dall’economia come circolante (contante, distinto tra moneta cartacea e metallica) per effettuare transazioni di valore unitario limitato (prescindendo dalle transazioni in nero, per motivi di criminalità e di evasione fiscale) e dal sistema bancario sotto forma di riserve, libere e obbligatorie, presso la banca centrale. Il circolante più le riserve bancarie costituiscono l’aggregato denominato base monetaria (➔) o outside money (perché creata all’esterno del settore bancario) o M0. Il circolante è anche la moneta legale, perché è lo strumento finanziario dotato di potere liberatorio assoluto, ovvero tale che, dato l’ordinamento legale di uno Stato, estingue in via definitiva gli obblighi monetari prodotti da transazioni di mercato o da imposizione fiscale. L’uso della moneta a corso legale, prodotta in condizioni di monopolio dalla banca centrale su delega dello Stato, si fonda esclusivamente sulla sua accettazione, da cui anche il termine di moneta fiduciaria inconvertibile, come mezzo di pagamento da parte dei componenti di una collettività nazionale. Essa non incorpora più, come accadeva in passato, il diritto alla sua conversione in oro, in regime di gold standard (➔ aureo, sistema), o in una valuta a sua volta convertibile in oro (gold exchange standard) – come nel caso del dollaro tra la metà degli anni 1930 e la dichiarazione di inconvertibilità dell’agosto 1971 – almeno nei rapporti tra Stati.

Depositi bancari

I depositi bancari, poiché convertibili al valore nominale in moneta legale se la banca non è inadempiente, svolgono anch’essi la funzione di mezzo di pagamento, con il vantaggio, trattandosi di una mera scrittura contabile, di non richiedere supporto materiale (carta o metallo) e di poter essere movimentati con semplici messaggi elettronici tra banche. I trasferimenti elettronici di fondi comprendono anche quelli, per i sistemi di pagamento al dettaglio, tramite carte di credito e di debito e moneta elettronica (con carte prepagate o software). Tuttavia, per il completamento delle transazioni, si rende necessario l’accertamento della disponibilità effettiva e incondizionata di fondi, in linea di principio convertibili a richiesta in moneta legale. Le modalità con cui si realizza tale accertamento possono essere diverse a seconda della tipologia dei sistemi di pagamento (➔) cui partecipa la singola banca: rapporti tra corrispondenti (un insieme di istituti che fanno capo a una grande banca di riferimento), sistemi elettronici di compensazione e a regolazione lorda per i pagamenti di valore unitario elevati nella stessa valuta (come il Target 2 nella UEM, ➔). Lo strumento con cui possono essere regolati in modo finale i rapporti di credito/debito interbancari è costituito dai depositi delle banche presso la banca centrale come riserve obbligatorie e libere. Con sistemi bancari fondati sulla riserva frazionale (➔ riserva bancaria), la convertibilità piena in moneta legale del deposito a vista conferisce a questo strumento finanziario il massimo grado di liquidità. Non è dunque sorprendente che, dati i loro vantaggi in termini di costi di transazione, i depositi bancari, a vista e a tempo, costituiscano la maggior parte degli aggregati monetari definiti statisticamente. Tuttavia, a differenza della moneta legale, che ha dietro di sé il potere dello Stato di imporla come mezzo di pagamento, la moneta bancaria è una moneta fiduciaria, nel senso proprio del termine: il suo utilizzo dipende dalla fiducia degli operatori sulla solvibilità della singola banca e sulla stabilità del sistema bancario e finanziario nel suo complesso, su cui è fondato l’ordinato funzionamento del sistema dei pagamenti. In linea di principio, in un regime di moneta fiduciaria inconvertibile all’interno di ciascuno Stato, la creazione di base monetaria, in condizioni di monopolio legale, dà la possibilità alla banca centrale di ottenere redditi – il cosiddetto signoraggio (➔) monetario  – pari alla differenza tra i ricavi ottenibili dall’investimento in attività finanziarie e reali e i (trascurabili) costi di produzione. La banca centrale retrocede poi di norma allo Stato i propri utili, oltre a pagare le imposte sui redditi d’impresa. Un limite alla produzione, potenzialmente illimitata, di base monetaria è posto dall’obiettivo del mantenimento di un livello dei prezzi relativamente stabile, data la relazione diretta che storicamente si è osservata, almeno nel medio-lungo periodo, tra inflazione (➔ p) e crescita della moneta, nelle sue varie definizioni.

Vedi anche
valuta Termine generico per indicare le monete in circolazione e i titoli fiduciari che le rappresentano. Si usa per lo più con qualche attributo e specificazione: valuta nazionale, i titoli fiduciari espressi nella moneta in circolazione nello Stato; nel linguaggio giuridico, debito di valuta è contrapposto ... inflazione Aumento progressivo del livello medio generale dei prezzi, o anche diminuzione progressiva del potere di acquisto (cioè del valore) della moneta. Il fenomeno può avere molteplici cause, sia reali sia monetarie, e assumere forme differenti. Per es., si definisce inflazione strisciante un aumento modesto ... gold exchange standard («standard a cambio aureo») Locuzione inglese largamente usata per indicare il sistema monetario in cui i biglietti di banca a corso legale sono convertibili a un prezzo stabilito in divise estere a loro volta convertibili in oro. Per le sue norme di funzionamento quale sistema monetario internazionale ... signoraggio economia Nelle economie moderne, vantaggio sociale che si può misurare considerando la curva di domanda di moneta come funzione del tasso di interesse. L’area al di sotto della curva di domanda di moneta in corrispondenza del punto di incontro con la curva di offerta di moneta misura il signoraggio (dopo ...
Altri risultati per moneta
  • MONETA
    Enciclopedia Italiana - IX Appendice (2015)
    Massimo Amato Il dibattito sulle funzioni della m. è tornato di grande attualità con la crisi economico-finanziaria iniziata nel 2007, pur avendo lontane radici nella critica del pensiero economico. «Tanto è già stato scritto sulla moneta che, fra quelli che s’interessano a questo tema, solo coloro ...
  • moneta
    Enciclopedia on line
    Dall’originario significato di dischetto di metallo coniato per le necessità degli scambi, avente lega, titolo, peso e valore stabiliti, per estensione tutto ciò che, nei vari periodi e paesi, funge da intermediario degli scambi e da comune misura dei valori. Antropologia Lo studio antropologico della ...
  • moneta
    Dizionario di Storia (2010)
    Strumento che funge da intermediario degli scambi e da comune misura dei valori. Con l’ampliarsi dei mercati e il progredire della divisione del lavoro nella storia sono andate crescendo l’esigenza di andare oltre la produzione per il consumo diretto e oltre il baratto e, con essa, la ricerca di un ...
  • Moneta
    Enciclopedia Italiana - VII Appendice (2007)
    Claudio Sardoni A cavallo fra il 20° e 21° sec. molti economisti, accademici e non, sono stati coinvolti in un dibattito abbastanza ampio sul futuro della m. e delle istituzioni a essa legate, in particolare le Banche centrali. Il problema del futuro della m. era sollevato soprattutto in relazione ...
  • moneta
    Enciclopedia dei ragazzi (2006)
    Moneta Michele Pizzi La ruota che fa girare l’economia La moneta è una unità di misura, un mezzo di scambio e una riserva di valore. Da millenni accompagna l’uomo assumendo le forme più varie. Senza la moneta, cioè in un’economia di baratto, gli scambi sarebbero molto più difficili. Con la moneta ...
  • MONETA
    Enciclopedia dell' Arte Medievale (1997)
    L. Travaini Nel Medioevo, il termine m. designava tanto la zecca (è anzi questo il significato originario della parola, dovuto al fatto che la prima zecca romana si trovava presso il tempio di Giunone Moneta), quanto il prodotto della stessa; oggi per m. si intende un oggetto di metallo, a forma di ...
  • Moneta
    Enciclopedia delle scienze sociali (1996)
    Paolo Sylos Labini L'evoluzione storica: brevi cenni Vari tipi di moneta Man mano che le società progrediscono, superando lo stadio selvaggio e primitivo, cresce l'esigenza di andare oltre la produzione per il consumo diretto e oltre il baratto, ossia lo scambio di un bene contro un altro bene: occorre ...
  • Moneta
    Enciclopedia del Novecento (1979)
    FFederico Caffè di Federico Caffè Moneta sommario: 1. Evoluzione storica della moneta. 2. Dalla moneta ‛pegno' alla moneta ‛segno'. 3. Le concezioni quantitative. 4. Le indicazioni di politica economica delle concezioni quantitative.  5.  Il contributo di Keynes alla teoria monetaria. 6. La domanda ...
  • MONETA
    Enciclopedia Italiana - II Appendice (1949)
    (XXIII, p. 632; App. I, p. 861) Riccardo Bachi La seconda Guerra mondiale - come già la prima, ma con grande diversità - ha modificato profondamente il funzionamento della moneta nel sistema dell'economia collettiva nazionale e internazionale. La circolazione monetaria durante e dopo la seconda Guerra ...
  • MONETA
    Enciclopedia Italiana - I Appendice (1938)
    (XXIII, p. 632) Franco SPINEDI Le tavole che seguono espongono le principali caratteristiche dei sistemi monetarî vigenti. Delle due tavole, la prima indica le unità monetarie dei varî stati quali erano definite dalle disposizioni legislative in vigore al 31 dicembre 1937; non si è tenuto quindi conto ...
  • MONETA
    Enciclopedia Italiana (1934)
    (fr. monnaie; sp. moneda; ted. Geld; ingl. money) Renzo FUBINI George MONTANDON Secondina Lorenzina CESANO Giuseppe CASTELLANI Gino LUZZATTO Economia. - Varî autori distinguono, esplicitamente o implicitamente, due specie di contratto: "baratto" e "compravendita". Baratto, per lo più, significa ...
Mostra altri risultati
Vocabolario
monéta
moneta monéta s. f. [lat. monēta, propr. attributo di Giunone, che secondo gli antichi (come der. di monere «avvertire») significherebbe «l’avvertitrice», per i buoni avvertimenti dati dalla dea ai Romani nei pericoli; l’estensione di sign....
moneta di plastica
moneta di plastica loc. s.le f. Strumento utilizzato per l’acquisto di merci, perlopiù costituito da carte di credito o tessere magnetiche, che evita la circolazione di denaro contante. ◆ Diffusissima anche la «moneta di plastica»: i bancomat...
  • Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X
  • Ricerca
    • Enciclopedia
    • Vocabolario
    • Sinonimi
    • Biografico
    • Indice Alfabetico

Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani S.p.A. © Tutti i diritti riservati

Partita Iva 00892411000

  • facebook
  • twitter
  • youtube
  • instagram
  • Contatti
  • Redazione
  • Termini e Condizioni generali
  • Condizioni di utilizzo dei Servizi
  • Informazioni sui Cookie
  • Trattamento dei dati personali