Titolo indigeno di un monarca bantu dell’Africa sud-orientale, da cui è derivata, nella cartografia e letteratura geografica del 16° e 17° sec., l’espressione Monomotaparegno del M., per designare territori parzialmente corrispondenti agli attuali Mozambico e Zimbabwe. Centro attivo di commerci e produzione dell’oro, il regno fu in rapporti con i Portoghesi dall’inizio del 16° sec., e superficialmente cristianizzato, almeno negli ambienti di corte; decadde nel 17° sec., forse per intrighi politici dei Portoghesi, forse per sollevazioni e guerre intestine; fu rovesciato a seguito dell’invasione dei bantu BaRoswi intorno al 1693.