Monte Athos
Rilievo (2033 m) col quale culmina la catena che traversa la penisola di Hàgion Oros (il più orientale dei tre prolungamenti della penisola Calcidica, nella Grecia settentr.). Intorno a esso la parte terminale della penisola, sebbene di sovranità greca, forma una repubblica monastica autonoma. Capoluogo Karyè. La presenza di monaci nella regione del M.Á. è attestata solo nell’842; la libera organizzazione di eremiti in laure (colonie di monaci) risale all’862 circa, per l’iniziativa di s. Eutimio di Tessalonica; il primo monastero (Grande laura) vi fu fatto costruire (963) da Atanasio l’Atonita, appoggiato dall’imperatore Niceforo Foca (per cui la Grande laura godette dei privilegi di una fondazione imperiale). Nel 970 Atanasio ottenne da Giovanni Zimisce imperatore d’Oriente l’approvazione della prima regola (o tipico); per essa la comunità monastica venne suddivisa in cenobiti e asceti privati, ed era governata dall’assemblea degli egoúmenoi (abati delle laure), sotto la direzione del primate e l’alta sovranità dell’imperatore. Un secondo tipico consacrò nel 1045 l’assoluto predominio, anche economico, dei monasteri sugli eremiti e sui monaci delle celle. Favorita dai Comneni, perseguitata durante l’impero latino d’Oriente (1204-1261), la comunità atonitica costituì nel 14°-15° sec. il centro più importante del rinnovamento culturale bizantino, specie artistico, sotto i Paleologi; sottomessasi nel 1430 all’autorità del sultano, ebbe confermati privilegi e diritti tradizionali, dietro il pagamento di un tributo annuo. Al forte regresso etico-religioso e al disordine economico e amministrativo che caratterizzarono la vita dei monaci durante il 16°-17° sec. subentrò nel secolo successivo un chiaro rinnovamento culturale, di cui nel 1749 fu espressione la fondazione dell’Accademia letteraria e filosofica, nello spirito dell’Illuminismo europeo, a Vatopèdi; nel 1783 il patriarca di Costantinopoli (da cui, sin dal 1312, dipendevano i monasteri) riformò l’organizzazione della comunità. La partecipazione dei monaci ai moti greci per l’indipendenza (1821) provocò la novennale occupazione militare turca del M.Á.; successivamente la politica di penetrazione panslava degli zar russi condusse alla neutralizzazione della comunità monastica (Trattato di Berlino, 1878). La Pace di Losanna del 1923 riconobbe sul M.Á. la sovranità della Grecia, la quale con lo statuto del 26 sett. 1926 riconobbe l’autonomia della Repubblica atonitica nell’ambito dello Stato ellenico, i cui poteri sono esercitati da un governatore. I 20 monasteri sono retti attualmente secondo due sistemi: il cenobitico, proprio dei cenobi, dove denaro, vitto e vestito sono di proprietà collettiva e il governo è nelle mani dell’abate, e l’idiorritmico, relativo ai monasteri, i cui monaci si fanno pagare i servizi, e il potere è esercitato da una procura, organo collegiale oligarchico.