Generale (Kennington Oval, Londra, 1887 - Alton, Hampshire, 1976). Dopo aver partecipato alla prima guerra mondiale, passò nelle guarnigioni di stanza in Renania, dove studiò i metodi militari tedeschi; quindi fu in Egitto, nelle Indie, in Palestina e Transgiordania. Durante la seconda guerra mondiale, dopo aver partecipato alla campagna di Francia (1940), alla testa della 3a divisione, che riuscì a reimbarcare a Dunkerque, e aver comandato in Gran Bretagna la difesa del settore sud-orient., fu (ag. 1942) posto a capo dell'8a armata in Africa del Nord. Qui la sua azione, che ebbe inizio (23 ott. 1942) con l'offensiva di el-῾Alamein, permise alle sue truppe di raggiungere in dicembre la Tunisia: fattore decisivo di questo successo, cui soprattutto è legato il nome del M., fu il geniale impiego tattico dell'artiglieria nella fase preparatoria della battaglia. Dopo aver partecipato alla campagna di Sicilia e d'Italia, fu prescelto per l'organizzazione del secondo fronte in Europa (2 genn. 1944). In collaborazione con Eisenhower, operò lo sbarco in Francia (6 giugno 1944) in qualità di comandante di tutte le forze alleate terrestri; il successo gli valse il bastone di maresciallo. Fallito il tentativo alleato di superare la linea Sigfrido con l'azione di Arnhem, M. puntò con il 21º gruppo d'armate verso N, impadronendosi di Anversa (ott. 1944); con una serie di abili manovre ebbe una parte di primo piano nel rintuzzare l'offensiva tedesca delle Ardenne (dic. 1944 - genn. 1945). Entrato in Vestfalia dopo la battaglia del Reno, passò nel Hannover, raggiungendo infine Amburgo, Lubecca, il Baltico. Dopo la fine delle ostilità fu successivamente comandante in capo delle forze di occupazione in Germania e membro della commissione alleata di controllo (1945), capo di S. M. imperiale (1946), vicecomandante supremo di tutte le forze della NATO (1951-58). Ha pubblicato volumi di memorie di guerra, fra i quali El Alamein to the river Sangro (1948).