Moon Jae-in. – Uomo politico sudcoreano (n. Geoje 1953). Figlio di rifugiati nordcoreani, attivista del movimento studentesco, si è laureato in Legge presso la Kyung Hee University di Seul, impegnandosi nella difesa dei diritti umani al fianco del presidente Roh Moo-hyun, di cui è stato consigliere e capo di Gabinetto tra il 2003 e il 2008. Membro dell’Assemblea nazionale dal 2012, nello stesso anno si è candidato nelle fila del Partito democratico alle elezioni presidenziali essendo sconfitto da Park Geun-hye, dopo la destituzione della quale si è ripresentato alle consultazioni anticipate del maggio 2017 imponendosi con il 40,2% dei consensi sul conservatore Hong Joon-pyo (25,2%). Progressista, secondo presidente cattolico nella storia del Paese dopo il premio Nobel per la pace Kim Dae-jung e primo uomo politico di sinistra dopo nove anni di governo conservatore, nodi centrali del suo programma politico sono il risanamento dell’economia nazionale, la lotta alla corruzione e alla disoccupazione e, sul fronte delle relazioni internazionali, una riapertura al dialogo con Pyongyang e una maggiore indipendenza dagli Stati Uniti, con i quali Moon Jae-in intende rinegoziare l’accordo sull’installazione del sistema antimissile Thaad che rischia di compromettere le relazioni con la Cina, primo partner commerciale della Corea del Sud. All'abile e paziente ruolo di mediazione dell'uomo politico va almeno parzialmente ascritta la fase di progressivo apertasi con la Corea del Nord almeno a partire dalle Olimpiadi invernali del febbraio 2018 e seguita dallo storico incontro con il presidente Kim Jong-un tenutosi nell'aprile 2018, in cui sono stati discussi temi nodali quali la rinuncia alle armi nucleari da parte di Pyongyang e la firma di un trattato di pace fra le Coree. Alle elezioni politiche svoltesi nell'aprile 2020 con una grande affluenza alle urne (66,2%) il Partito democratico dell'uomo politico e l'alleato Partito Piattaforma hanno ottenuto 180 seggi dei 300 seggi dell'Assemblea nazionale, la più ampia maggioranza dalla transizione a un sistema democratico (1987), mentre la forza di opposizione conservatrice Partito Unito del Futuro si è aggiudicata 103 seggi. A seguito delle consultazioni presidenziali svoltesi nel marzo 2022, è stato eletto a subentrargli dal maggio dello stesso anno l'esponente del Partito Unito del Futuro Yoon Suk-yeol.