Matematico (Breslavia 1843 - Homburg 1930). Studiò a Berlino, dove risentì l'influsso di K. Weierstrass e di L. Kronecker; fu prof. nell'univ. di Giessen; si occupò dapprima di problemi algebrico-geometrici (teorie delle forme, geometria proiettiva), ma si dedicò poi interamente a ricerche sui fondamenti della geometria e dell'analisi, campo nel quale conseguì risultati essenziali. Nelle sue Vorlesungen über neuere Geometrie (1882) appare, per la prima volta, la piena consapevolezza della struttura logica di un sistema ipotetico-deduttivo, così che P. può essere considerato il fondatore dell'assiomatica moderna.