MORLEY of Blackburn, John, visconte
Uomo politico e scrittore britannico, nato a Blackburn il 24 dicembre 1838, morto a Wimbledon il 23 settembre 1923. Dedicatosi al giornalismo, diresse, tra l'altro, a Londra, la Literary Gazette e la Pall Mall Gazette. Nel 1883 fu eletto deputato liberale di Newcastle, e nel 1886, essendo favorevole al Home Rule, fu dal Gladstone nominato segretario per l'Irlanda. Cadde col ministero lo stesso anno, ma fu di nuovo segretario per l'Irlanda nel 1892. I suoi tentativi di conciliazione tra le fazioni in lotta nell'isola non ebbero successo. Caduti i liberali, il M. riprese la sua attività letteraria. Aveva già pubblicato monografie su E. Burke, sugli enciclopedisti, una vita di Cobden (1881) e una di Cromwell (1900). Dopo la morte di Gladstone, il M. ne intraprese la biografia, uscita nel 1903. È la sua opera più importante e inquadra la teoria del radicalismo filosofico, di cui il M. fu il rappresentante più tipico. Tornati al potere i liberali sotto Campbell-Bannerman (1905), M. fu ministro per l'India, e per quanto simpatizzasse con le aspirazioni autonomiste dei nazionalisti indiani, non esitò ad autorizzare misure repressive contro le agitazioni sovversive pericolose. Nel 1908-1909 introdusse il principio rappresentativo nell'amministrazione indiana, ma ritenne premature le riforme più larghe, che furono adottate dal suo successore Montague. Creato visconte, lasciò il ministero dell'India, rimanendo nel governo come presidente del Privy Council. Non volle accettare la partecipazione britannica nella guerra mondiale e si dimise dal governo giustificando le sue dimissioni nel Memorandum on Resignation, scritto nel 1917, ma pubblicato solo nel 1928. Non prese più parte alla vita politica.
Bibl.: Viscount Morley, Recollections, Londra 1917; J. H. Morgan, J. viscount M., Londra 1924; F. W. Hirst, Early Life and Letters of J. M., Londra 1927.