Figlio (n. 1287-88 - m. Londra 1330) di Edmund, settimo barone di Wigmore. Ebbe dal matrimonio con Joan de Genville larghi possedimenti in Irlanda, ma dovette sostenere aspre lotte (1308-19) con i Lacy, che ne erano di fatto padroni. Tornato in Inghilterra, affrontò i Despenser del Galles meridionale favoriti di Edoardo II. Imprigionato dal re (1322), fuggì in Francia, donde tramò la deposizione e l'assassinio (1327) di Edoardo; da allora, già amante della regina Isabella, governò di fatto l'Inghilterra. Si creò (1328) conte di March e ottenne la giurisdizione palatina per le sue terre del Galles e dell'Irlanda. Resosi impopolare per i suoi abusi, la sua posizione andò indebolendosi; fatto catturare con uno stratagemma da Edoardo III (1330), ormai insofferente dell'autorità da lui esercitata, fu processato e giustiziato.