Safdie, Moshe
Safdie, Moshe. – Architetto israeliano (n. Haifa 1938), naturalizzato canadese. Si è laureato in architettura nel 1961 alla McGill University di Montreal e, dopo un periodo di apprendistato presso lo studio di L.I. Kahn a Philadelphia, è tornato in Canada essendo stato incaricato del piano dell’Expo di Montreal (1967), nel cui ambito ha realizzato il progetto Habitat, complesso modulare di appartamenti prefabbricati, riproposto a Puerto Rico (1968-72). Progettista, docente, teorico, con una ampia concezione della filosofia del design, l’architettura di S. risponde alle necessità e aspirazioni individuali ancorandosi agli elementi culturali, geografici e sociali che caratterizzano un luogo. Tra i suoi progetti più recenti: l’Eleanor Roosevelt college a San Diego (2003), la nuova ala del Peabody Essex museum a Salem (MA, 2003), l’aeroporto Ben Gurion a Tel Aviv (2004), il museo dell’Olocausto Yad Vashem a Gerusalemme (2005), il tribunale di Springfield, (MA, 2007), il centro Yitzhak Rabin a Tel Aviv (2010), la sede dello United States institute a Washington (2011), il Marina Bay sands integrated resort a Singapore (2011). S. ha scritto libri significativi, tra cui In the city after the automobile (1997), in cui ha illustrato la sua visione sull’urbanistica e la pianificazione delle città; nel 2009 è stata pubblicata una monografia che raccoglie le sue realizzazioni. Tra i riconoscimenti si segnalano il Companion order of Canada e la Gold medal del Royal architectural institute canadese.