moto
mòto [Der. del lat. motus -us, dal part. pass. motus di movere "muovere"] [LSF] L'atto e l'effetto del muoversi, cioè dello spostarsi di un corpo da una posizione a un'altra; si contrapp. a quiete ed è sinon. di movimento, al quale termine è in genere preferito nell'ambito fisico. ◆ [MCC] Il movimento di un punto materiale o di un sistema materiale dal punto di vista della descrizione di esso e delle leggi che lo governano: m. rettilineo, nel quale ogni punto descrive una traiettoria rettilinea, in contrapp. a m. circolare, curvilineo, elicoidale, ecc. in rapporto alla forma della traiettoria; m. uniforme, accelerato, ritardato, ecc. (per accezioni non ricordate nel seguito si rinvia alle voci di qualificazione). ◆ [MCC] M. accelerato: (a) generic., ogni m. la cui velocità vari nel tempo; (b) specific., ogni moto la cui velocità cresca nel tempo, in quanto l'accelerazione forma un angolo acuto o nullo con la velocità (cosiddetta accelerazione positiva). ◆ [ASF] M. annuo: (a) della Terra, il m. di rivoluzione della Terra intorno al Sole, che si compie in un anno; (b) di un astro: il moto apparente di esso dovuto al precedente m. annuo della Terra (m. parallattico annuo). ◆ [MCC] M. apparente: quello che esiste non in un riferimento qualunque, ma in uno specifico sistema di riferimento, come capita, per es., per gli astri in un riferimento geocentrico; in tale ultimo caso si parla di m. apparente della volta celeste e degli astri, quello descritto dalla sfera celeste nel suo insieme e dagli astri su essa visibili in conseguenza della rotazione terrestre da ovest verso est (m. apparente diurno, da est verso ovest) e della rivoluzione della Terra intorno al Sole (m. apparente annuo: → parallasse). ◆ [MCC] M. armonico: v. cinematica: I 592 e. ◆ [MCF] M. asintoticamente stabile: v. instabilità fluidodinamica: III 222 c. ◆ [MCC] M. assoluto: quello di un corpo in un riferimento che si considera fisso, primitivo rispetto ad altri nei quali il corpo descrive m. relativi: v. cinematica: I 595 c. ◆ [GFS] M. atmosferico: generic., ogni m. caratteristico dell'atmosfera terrestre: v. atmosfera terrestre: I 262 f (per la loro classificazione in base alla scala spaziale, v. ivi, Tab. 4.1). ◆ [MCF] M. base: v. instabilità termodinamica: III 222 b. ◆ [MCS] M. caotico: ogni m. deterministico con proprietà caotiche. ◆ [MCC] M. centrale: quello di un punto per il quale la direzione del vettore accelerazione passa sempre per un punto fisso, detto centro del m.: v. cinematica: I 591 f. ◆ [MCC] M. circolare: quello di un punto la cui traiettoria è una circonferenza e, estensiv., di un sistema ogni punto del quale sia o in quiete o animato di m. circolare: v. cinematica: I 592 c. ◆ [MCF] M. di parete liscia e scabra: v. idrodinamica: III 152 e. ◆ [ASF] [GFS] M. diurno: (a) della Terra, il m. di rotazione della Terra, che si compie in un giorno; (b) di un astro (in partic., quelli del Sistema Solare), il m. apparente dell'astro sulla volta celeste conseguente al detto m. di rotazione della Terra (m. parallattico diurno). ◆ [MCC] M. elicoidale: v. cinematica: I 592 f. ◆ [RGR] M. gravitazionale lento e veloce: v. gravitazionale, moto relativistico: III 89 b. ◆ [MCC] M. impulsivo: il m. di un sistema quando in un intervallo di tempo molto breve l'atto di m. dei punti del sistema varia apprezzabilmente, pur restando sensibilmente invariata la loro posizione: v. dinamica impulsiva. ◆ [MCF] M. incomprimibile, laminare, ideale, irrotazionale e turbolento: v. idrodinamica: III 151 e, f, 152 a, c. ◆ [MCF] M. instabile e linearmente instabile: v. instabilità fluidodinamica: III 222 c, f. ◆ [MCS] M. integrabile: v. caos: I 494 c. ◆ [ASF] M. medio: il coefficiente di proporzionalità che, moltiplicato per il tempo, dà l'anomalia media del m. orbitale di un astro nel problema dei due corpi: v. meccanica celeste: III 666 a. ◆ [MCS] M. non quasi periodico: v. caos: I 494 d. ◆ [GFS] M. ondoso: v. oceanologia: IV 225 e. ◆ [ASF] M. peculiare: il moto effettivo di una stella, che appare sovrapposto ai m. parallattici nel m. proprio della stella (v. oltre). ◆ [MCC] M. periodico: il m. di un corpo che rioccupa sistematicamente una medesima posizione dopo un intervallo costante di tempo (periodo del m.) o dopo un numero intero di tali intervalli di tempo, la legge oraria essendo costituita da una funzione periodica del tempo; è tale, per es., un m. circolare uniforme o il m. orbitale ellittico di un astro: v. cinematica: I 592 b. ◆ [STF] [FAF] M. perpetuo: il moto di una macchina che, una volta avviata, fosse in grado di mantenersi indefinitamente in movimento, senza alcun apporto esterno di energia; la realizzazione di tale moto, vanamente perseguita per secoli, fu riconosciuta impossibile in linea di principio (principio dell'impossibilità del m. perpetuo) nella seconda metà del 19o sec. in base alla legge di conservazione dell'energia; infatti, il moto di qualsiasi macchina reale è ostacolato da attriti e quindi provoca la conversione irreversibile in calore di una certa quantità di energia. Questo è detto m. perpetuo di prima specie per distinguerlo dal m. perpetuo di seconda specie, che è il funzionamento di una macchina termica ipotetica, anch'essa irrealizzabile, capace di trasformare in lavoro meccanico l'intera quantità di calore assorbita, o di trasferire calore da un corpo più freddo a uno più caldo senza spendere lavoro, in violazione della seconda legge della termodinamica. ◆ [MCC] M. piano: ogni m. la cui traiettoria sia contenuta in un piano (piano del m.): v. cinematica: I 591 c. ◆ [ASF] M. proprio di una stella: lo spostamento angolare di una stella lungo un arco di circonferenza massima della volta celeste, risultante del m. apparente annuo (m. parallatico) e del m. assoluto effettivo della stella (m. peculiare): v. astronomia galattica: I 223 c. ◆ [ASF] M. proprio solare fondamentale, o basic, e standard: v. astronomia galattica: I 224 b. ◆ [MCS] M. quasi periodico: un m. con pulsazioni fondamentali ω₁,...,ωn tale che una qualunque funzione delle coordinate che lo descrivono, osservata in funzione del tempo sul dato m., ha la forma A(t)=f(ω₁t,ω₂t,...,ωnt), dove f(φ₁,...,φn) è una funzione di n angoli, periodica in ciascuno con periodo 2π. Si suppone sempre che le pulsazioni siano razionalmente indipendenti (ossia che Σniωi=0 sia possibile con ni interi solo se ni=0 per ogni i). Le quantità νi=ωi/(2π) sono le frequenze fondamentali del m. quasi periodico; le frequenze (o le pulsazioni) fondamentali non sono però univocamente definite, in quanto se M è una matrice arbitraria a elementi interi e determinante ±1 e se si pone ω'i=ΣjMijωj si ottiene un altro possibile insieme di pulsazioni fondamentali. Una notevole proprietà delle pulsazioni fondamentali ωi è la densità dell'insieme dei punti aventi la forma Σniωi al variare degli interi ni. È importante il fatto che misure della trasformata di Fourier di un'osservabile osservata su un m. quasi periodico appaiono come una famiglia di picchi che emergono sul rumore di fondo, in numero sempre maggiore e sempre più densi al crescere dell'accuratezza delle misure; le posizioni dei picchi sono sempre esprimibili in termini delle pulsazioni fondamentali. Ovviamente, se n=1 il m. è periodico: v. caos: I 494 a. ◆ [MCS] M. regolare: v. caos: I 493 f. ◆ [MCC] M. relativo: il m. di un corpo in un riferimento mobile rispetto a un riferimento fisso (rispetto al quale si ha il m. assoluto): v. cinematica: I 595 d. ◆ [MCC] M. rigido: il m. di un sistema rigido, cioè tale che si mantengano costanti le distanze reciproche di tutti i punti del sistema: v. cinematica: I 593 d. ◆ [MCC] M. rigido piano: v. cinematica: I 596 b. ◆ [MCC] M. ritardato: ogni m. la cui velocità diminuisce nel tempo, in quanto l'accelerazione forma un angolo ottuso o piatto con la velocità (cosiddetta accelerazione negativa o decelerazione). ◆ [MCC] M. rotatorio, traslatorio, rototraslatorio: v. cinematica: I 594 a. ◆ [MCF] M. stabile, marginalmente e neutralmente stabile: v. instabilità fluidodinamica: III 222 c, f. ◆ [MCF] M. stazionario: un m. in cui tutte le coordinate, e quindi tutte le grandezze osservabili, variano in funzione del tempo in modo da avere un valore medio definito, indipendente dal-l'istante in cui se ne inizia la misurazione; per es., un m. periodico è stazionario, ma anche un m. turbolento di un fluido è di solito un m. stazionario; se si osserva una grandezza in un punto qualsiasi si vede, sì, che cambia al variare del tempo, e senza mai riacquistare lo stesso valore, però si evolve in modo da avere un valore medio ben definito. Uno stato stazionario dunque non va confuso con il caso particolare dello stato di equilibrio, nel quale nessuna grandezza fisica che descrive il sistema varia con il tempo. Nei sistemi dissipativi (come i fluidi) confinati a muoversi in un volume finito e soggetti a forze costanti o periodiche si raggiunge uno stato stazionario dopo un transitorio iniziale; anche sistemi non limitati (come il mare, o un fiume) possono trovarsi in stati con ottima approssimazione stazionari su scale di tempo lunghe rispetto ai tempi caratteristici delle osservazioni. ◆ [MCF] M. stazionario di un fluido: detto anche m. permanente, è quello in cui l'atto di m. non dipenda esplicitamente dal tempo; in ogni punto del sistema le particelle del fluido che vi transitano hanno sempre la medesima velocità; le linee di flusso del campo cinetico coincidono con le linee di corrente e cioè con le traiettorie delle particelle del fluido. ◆ [RGR] M. stazionario potenziale bidimensionale: particolare m. stazionario relativistico di cui è possibile dare una descrizione analitica: v. fluidodinamica relativistica: II 660 e. ◆ [MCF] M. turbolento: v. idrodinamica: III 152 c. ◆ [MCC] M. uniforme: ogni m. che si svolga con velocità scalarmente costante (per es., un m. circolare a velocità costante); se è costante la velocità vettoriale, si ha un m. rettilineo uniforme: v. cinematica: I 590 c. ◆ [MCC] M. uniformemente vario: v. cinematica: I 592 a. ◆ [RGR] Approssimazione di m. lento: v. gravitazionale, moto relativistico: III 89 b. ◆ [MCC] Atto di m.: per un punto in movimento, è la grandezza individuata, a ogni istante, dal vettore di posizione e dal vettore velocità; per un corpo rigido si deve tenere conto anche della velocità angolare se il m. è rototraslatorio o rotatorio: v. cinematica: I 594 d. ◆ [MCC] Atto di m. possibile e virtuale: v. meccanica analitica: III 653 b. ◆ [MCC] Costanti del m.: grandezze che nelle soluzioni del sistema di equazioni differenziali descrivente un m., restano costanti al variare del punto e dell'istante considerati, come il momento della quantità di m. (rispetto al centro) nei m. centrali, l'energia totale nei m. in cui si abbia a che fare solo con forze conservative, ecc.: v. moto, costanti del. ◆ [MCC] Costante locale, globale e non isolante del m.: v. moto, costanti del: IV 121 c, e. ◆ [MCC] Equazioni delle costanti del m.: v. moto, costanti del: IV 121 b. ◆ [MCC] Equazioni del m.: le equazioni, per lo più differenziali, che danno le coordinate del punto mobile come funzioni del tempo: v. equazioni differenziali alle derivate parziali: II 445 a. ◆ [RGR] Equazioni geodetiche del m.: v. relatività generale: IV 786 d. ◆ [BFS] [FME] [MCQ] Fluidodinamica del m. peristaltica: v. biofluidodinamica: I 361 b. ◆ [MCC] Periodo del m.: v. sopra: M. periodico. ◆ [MCC] Piano del m.: v. sopra: M. piano. ◆ [MCC] Quantità di m.: per un punto materiale, il vettore prodotto della massa per la velocità, detto anche impulso (lineare): v. dinamica: II 178 f e → quantità: Q. di moto. ◆ [MCC] Teorema ed equazione del m. del baricentro: v. dinamica: II 180 f. ◆ [MCC] Teorema del m. rigido piano: v. cinematica: I 596 b. ◆ [ANM] Teoria dei m. turbolenti: v. analisi non lineare: I 138 c.