Mozambico
In M. l'avvio di una cinematografia nazionale risale a tempi molto recenti in quanto ha coinciso con il periodo della lotta per l'indipendenza. Il 1975, anno cruciale, portò infatti il Paese alla liberazione dalla dominazione portoghese e alla realizzazione dei primi cinegiornali mensili, Kuxa kanema (Nascita dell'immagine), prodotti dal nuovo Instituto Nacional de Cinema (che sarebbe stato impegnato fino al 1986 anche nella diffusione di film su tutto il territorio nazionale). In questo modo, dopo i documentari di guerra che testimoniavano le azioni del Frente de Libertaçao de Moçambique (FRELIMO, d'ispirazione marxista, attivo in una prima fase nella lotta armata contro il dominio coloniale portoghese e successivamente, dopo la proclamazione dell'indipendenza, partito unico al potere), nacquero anche i primi film nazionali, tutti di taglio politico.Fernando Silva (propr. d'Almeida e Silva), scomparso nel 1999, legò il suo nome al cinema mozambicano con opere quali: Um ano de independência (1976), descrizione del passato sotto la dominazione portoghese; Mapai (1976), corto che documenta la tensione fra M. e Rhodesia nei primi anni Settanta; A tempestade da terra (1996), storia di amicizia intrecciata alla memoria della repressione. Film collettivi sono invece De Rovuma a Maputo (1977), Vinte cinco (1977), quest'ultimo diretto da Celso Luca e José Celso Martinez Correa, ed Estas são armas (1980). In una cinematografia nella quale hanno operato registi sia locali sia stranieri, un posto di riguardo è occupato da Ruy Guerra, direttore dell'Instituto Nacional de Cinema e autore del capolavoro Mueda, memórias e massacre (1979), che documenta la rappresentazione annuale degli abitanti di Mueda per ricordare il massacro operato dai portoghesi nel 1960. Nel 1977 venne istituita a Maputo la Conferência Africana de Cooperação Cinematografica (CACC), con lo scopo di organizzare una distribuzione di film autonoma dal controllo delle compagnie straniere, ma il tentativo fallì. A José Antonio Ribeiro Cardoso si deve il primo lungometraggio di finzione totalmente mozambicano, O vento sopra do Norte (1987), ambientato durante la guerra di liberazione. Sua è anche l'incursione nella musica popolare Canta meu irmão, ajuda-me a cantar (1982).La cinematografia del M. ha subito un colpo durissimo il 12 febbraio 1991, quando un incendio ha distrutto l'Instituto Nacional de Cinema, ovvero le strutture tecniche e l'archivio filmico dell'intera nazione. Nel corso dei difficili anni Novanta si sono distinti cineasti dediti sia al documentario sia alla finzione: in particolare Aldo Lee, Licinio Azevedo, quest'ultimo di origine brasiliana, e soprattutto João Ribeiro, il cui cortometraggio The gaze of the stars fa parte del significativo film collettivo a episodi Africa dreaming (1997).
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