MULTAN (nome antico Kāsyapapura; A. T., 93-94)
Città dell'India nord-occidentale, posta sul Chenab, non lontana dall'antico letto del Ravi, a 123 m. s. m., in una pianura ben coltivata, che è però caldissima d'estate. Nota già nell'antichità e circondata da campi di rovine, che testimoniano delle lotte per il suo possesso, è meta di pellegrini e sede di fabbriche di seta, tappeti, ricami. La sua importanza, che ha avuto inizio con l'occupazione inglese (1848), le deriva però dal fatto che la navigazione fluviale, la quale ha inizio a Tatta nel delta dell'Indo, ha qui termine, in modo che si è sviluppato un porto fluviale, che ha una certa importanza per l'esportazione dei prodotti agricoli. Gli abitanti, che nel 1881 ammontavano a 69 mila, nel 1931 erano 119.457, metà induisti e metà musulmani. L'accampamento militare è a SO. del centro; il Forte (nel quale è un noto santuario musulmano detto "il pilastro del mondo") a N. Il distretto di Multan è di 12.382 kmq.