Al-Ṣadr, Muqtada. – Imām e uomo politico iracheno (n. al-Najaf 1974). Appartenente a una influente famiglia sciita, a capo della milizia nota come Esercito al-Mahdi (Ğaysh al-Mahdī), dal 2003 ha condotto la resistenza contro la coalizione guidata dagli Stati Uniti, guadagnando progressivamente consensi tra gli strati disagiati della popolazione e reclutando decine di migliaia di combattenti nell'insurrezione contro le forze occupanti, fino allo scontro con l'esercito regolare iracheno appoggiato dalla coalizione nella battaglia di Bassora (2008). Dopo l'importante affermazione elettorale nelle consultazioni politiche del marzo 2010, alle quali il Movimento sadrista da lui fondato nel 2003 ha partecipato all’interno della coalizione Alleanza nazionale Irachena, l’imām ha spostato la sua lotta sul piano politico; sciolto l’Esercito al-Mahdi, ha comunque conservato il controllo militare contro le forze dell’IS attraverso le Brigate della pace, rivestendo un ruolo chiave nella ritirata dell’organizzazione terroristica dal Paese. Presentatosi alle elezioni politiche del maggio 2018 alla guida della coalizione sciita al-Sairoon - composta anche da comunisti laici, da formazioni liberaldemocratiche e attivisti anticorruzione -, ha ottenuto 54 dei 328 seggi del Parlamento, seguito dalla coalizione ultraconservatrice Fatah, ottenendo un'altra netta affermazione alle consultazioni dell'ottobre 2021, alle quali si è aggiudicato 73 seggi. Nel giugno 2022, dopo un lungo periodo di stallo determinato dall'impossibilità di ottenere il consenso dei due terzi dell’assemblea per la formazione di un nuovo governo, l'uomo politico ha disposto le dimissioni dei 73 parlamentari del Movimento sadrista, annunciando nell'agosto successivo il suo ritiro dalla vita politica.