Perahia, Murray
Pianista statunitense, nato a New York il 19 aprile 1947; si è imposto, a partire dagli anni Settanta, come uno dei migliori interpreti del repertorio classico e romantico. Dopo gli studi di pianoforte con J. Haien, ha frequentato la Mannes School of Music di Manhattan, dove ha studiato composizione, e si è diplomato in direzione d'orchestra sotto la guida di K. Bamberger. Nel 1967 ha suonato per la prima volta al festival di Marlboro al fianco di R. Serkin e P. Casals; perfezionatosi con M. Horszowski e A. Balsam, per la musica da camera, nel 1968 ha debuttato alla Carnegie Hall sotto la direzione di A. Schneider. La vittoria conseguita nel 1972 alla prestigiosa Leeds International Piano Competition ha avviato P. a una brillante carriera di solista in tutto il mondo, in collaborazione con le principali orchestre europee e nordamericane, e direttori quali L. Bernstein, R. Muti, G. Solti, C. Abbado, Z. Mehta.
Nel 1973 ha debuttato al festival di Aldeburgh, del quale è stato in seguito condirettore dal 1981 al 1989. Intensa e costante è anche la sua attività nel campo della musica da camera con artisti come P. Tortelier, P. Zukerman, A. Schneider, R. Lupu, D. Fischer-Dieskau, P. Pears e con i Quartetti di Budapest, Galimir e Guarnieri. Vasti riconoscimenti ha ricevuto la registrazione integrale dei Concerti per pianoforte e orchestra di Mozart effettuata da P. a partire dal 1977 in qualità di solista e direttore con la English Chamber Orchestra. Oltre a Mozart, il suo repertorio è incentrato su Beethoven (incisione integrale dei Concerti con l'orchestra del Concertgebouw di Amsterdam diretta da B. Haitink) e sui grandi romantici, in particolare Chopin (Ballades), Mendelssohn (Concerti), Schubert e Schumann, ma ha punti di forza anche in alcuni lavori per tastiera di Bach, Händel, e soprattutto D. Scarlatti. P. si è inoltre cimentato con l'opera di B. Bartók riscuotendo larghi consensi di pubblico e di critica (l'incisione della Sonata per due pianoforti e percussione, con G. Solti, ha ottenuto nel 1989 il Grammy Award).
La ricerca interpretativa di P., dalla scelta dei tempi e delle dinamiche al fraseggio, ai rapporti strutturali all'interno della composizione, è incentrata soprattutto su una visione di grande equilibrio e coerenza e su una profonda comprensione del linguaggio musicale. La sua tecnica ineccepibile, senza inutili concessioni al puro virtuosismo, si esprime innanzitutto nella qualità del suono, sempre di grande bellezza, ottenuta con un tocco di rara luminosità e nitidezza.