Bennett, Naftali. – Ex militare e uomo politico israeliano (n. Haifa 1972). Entrato in politica nel 2006 nelle fila del Likud come capo dello staff di B. Netanyahu, per poi confluire nel partito sionista di destra La Casa Ebraica, di cui è stato presidente dal 2012 al 2018, è stato eletto alla Knesset l’anno successivo, ricoprendo negli anni successivi numerosi incarichi istituzionali. Ministro dell’Economia (2013-15), di Gerusalemme e degli Affari della Diaspora (2013-19), dell’Educazione (2015-19) e della Difesa (2010-20), nel 2018 ha fondato il partito La Nuova Destra confluito nel 2019 nella coalizione Yamina che alle elezioni dello stesso anno ha ottenuto 7 seggi nella Knesset. Nel maggio 2021, a seguito degli accordi intercorsi tra Yamina, il partito centrista Yesh Atid del premier incaricato Y. Lapid e la Lista Araba Unita di M. Abbas, è stato formato un esecutivo di larghe intese con Bennett alla guida per il biennio 2021-22, sostituito da Lapid in quello successivo; l'intesa raggiunta dall’opposizione ha di fatto estromesso dalla scena politica il premier uscente B. Netanyahu, ininterrottamente in carica da oltre un decennio. Nel giugno 2022, in ragione del fallimento della coalizione di governo, l'uomo politico ha rassegnato le dimissioni. Nel giugno 2022, in ragione del fallimento della coalizione di governo, il premier Bennett ha rassegnato le dimissioni; le consultazioni anticipate tenutesi a novembre hanno registrato la vittoria del blocco di partiti guidato dal Likud di Netanyahu, che ha ottenuto una maggioranza di 65 seggi su 120, seguito dai centristi di Lapid (24 seggi) e dalla formazione Partito sionista religioso (14 seggi), terza forza politica del Paese; nello stesso mese Netanyahu ha nuovamente assunto la carica di premier.